FIRENZE – Il piano regionale agricolo e forestale ha garantito 4,5 milioni di euro per la corretta gestione del pascolo, altri 6 milioni sul dissesto idro-geologico sono stati stanziati sotto forma di sovvenzioni da parte della Regione agli allevamenti in aree montane e svantaggiate. L’ha riferito nella
seduta odierna del consiglio regionale l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori (Pd) in risposta ad un’interrogazione del consigliere Antonio Gambetta Vianna (Più Toscana-Ncd) sulle difficili condizioni economiche del settore della produzione del latte, che ha a Firenze e Grosseto le due centrali più importanti.
“Le aziende toscane sono di dimensioni inferiori e sono strutturate in allevamenti più di tipo estensivo che intensivo”, ha detto Salvadori. “Se da una parte questo qualifica il territorio, dall’altra fa si’ che i costi di produzione siano più elevati della media europea. La media toscana del prezzo del latte alla stalla e’ di 43 centesimi al litro. La media nazionale è di 39 ed e’ di 36 a livello europeo. È naturale, dunque, che le industrie di trasformazione, nella logica di mercato tendano ad usare il latte prodotto in Toscana per il consumo fresco, magari valorizzando attraverso linee commerciali zone di produzione e dalle altre regioni e dagli altri paesi europei per il latte a lunga conservazione e a prodotti trasformati”. Se sul piano produttivo le quantità di latte uscite dagli allevamenti toscani sono nettamente inferiori – la Lombardia da sola ne produce 66 volte tanto – dall’altra nel 2014 le imprese si sono ulteriormente contratte, passando da 273 a 265 aziende, con una flessione di 500 mila kg di latte prodotto.
Da qui l’impegno della giunta regionale, specificato dall’assessore Salvadori: “Il Praf fra le varie misure ne prevede una molto richiesta, che riguarda la corretta gestione del pascolo, per la quale sono stati stanziati 4,5 milioni di cui 3,7 già utilizzati.
Inoltre, nell’ambito dell’intervento contro il dissesto idrogeologico, sono state messe in campo le misure 211 e 212, che prevedono il pagamento di un’indennità alle aziende zootecniche e per mantenere le attività nelle aree montane e svantaggiate. Nel 2012-13 sono state pagate 600 aziende per risorse pari a 6 milioni. La misura 215 – ha aggiunto l’assessore- stabilisce un premio in favore delle aziende che si impegnano a migliorare le condizioni di benessere dei bovini. Su 213 aziende beneficiarie, 17 riguardano bovini da latte e percepiscono 16.500 euro ad allevamento per un totale di 2.600 bovini.