di Barbara Farnetani (twitter: @Babi_Farnetani)
FOLLONICA – Lo aspettava in auto, nella via limitrofa a quella della banca. Dopo il colpo, messo a segno il 7 marzo scorso all’Mps e che fruttò 8.900 euro, i due erano fuggiti a Barletta, città di origine dell’uomo, dove avevano fatto, per una settimana, la bella vita: alberghi e ristoranti di lusso, spese folli, oltre 2 mila euro in abbigliamento. In sette giorni i due 30enni avevano così bruciato oltre 7 mila euro.
Purtroppo per loro però i carabinieri erano già sulle loro tracce. I militari erano riusciti ad estrapolare un’immagine dalla telecamera che si trova nella bussola, la porta girevole che consente l’entrata in banca, un minuto prima che l’uomo si camuffasse con una calza di naylon il volto. Il volto dell’uomo era sembrato conosciuto. I militari avevano iniziato le indagini, risalendo così alla fidanzata dell’uomo, di origine campana ma da tempo domiciliata a Follonica. Così i carabinieri della tenenza di Follonica avevano accertato l’identità dei due e a carico dell’uomo era emersa una lunga serie di rapine sempre con il taglierino.
I due erano stati messi sotto controllo, anche con le intercettazioni. Intanto da alcune testimonianze era emerso che un’auto scura, con a bordo una donna dai capelli lunghi, era parcheggiata in via Abruzzo. L’uomo era stato poi arrestato il 28 marzo scorso, mentre per la donna solo più recentemente è stato accertato il coinvolgimento e il ruolo avuto nella rapina. La giovane è stata di fatto una sorta di basista; visto che in quella banca ha il proprio conto corrente, oltre ad aver trasportato l’uomo e aver fatto da palo. Entrambi si trovano in carcere.
Sotto il video dell’arresto del rapinatore.
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