SANTA FIORA – Prosegue il dibattito a distanza tra i candidati di Santa Fiora Federico Balocchi e Riccardo Ciaffarafà.
Federico Balocchi – «Oggi le strade non sono solo quelle percorse dalle auto. Esistono autostrade in cui corrono le informazioni, le idee e la cultura. Noi abbiamo bisogno di entrambe. Abbiamo bisogno di una strada scorrevole verso Paganico e di una rete internet efficiente». Così Federico Balocchi di santa Fiora Democratica traccia il percorso da compiere.
«Le strade provinciali, comunali e vicinali sono un’ossatura indispensabile del nostro territorio su cui è necessario un investimento costante e importante – prosegue Balocchi -. Noi faremo la nostra parte. Destineremo risorse subito al potenziamento della viabilità, ma non possiamo farcela da soli. La rete delle strade, in un’ottica di superamento delle Province, ha bisogno di un progetto che vada oltre il Comune che coinvolga l’intera area che gravita sull’Amiata e sulla valle dell’Ombrone. Internet è essenziale, soprattutto per territori dell’entroterra come il nostro, soprattutto per professionisti, imprese e il sistema della formazione. Anche qui non servono indecisioni: amplieremo le aree WI FI pubbliche; raggiungeremo con la fibra ottica tutto il territorio comunale ed investiremo perché la banda larga; creeremo un spazio web in cui rendere trasparenti tutte le spese realizzate dal Comune sia per il funzionamento che per gli investimenti».
Riccardo Ciaffarafà – «Federico Balocchi, che mi chiama in causa parlando dei suoi programmi, invece di dire cosa realizzerà nei primi 100 giorni, farebbe bene a dire cosa farà in questi 60 giorni che lo separano dal voto e cosa ha fatto negli ultimi 10 anni. E’ bene che Balocchi ricordi agli elettori che sono 10 anni che fa il consigliere per l’Amministrazione Verdi e da 5 anche l’assessore». Gli fa eco Riccardo Ciaffarafà della lista civica un comune per tutti. «La continuità con l’attuale modo di gestire le cose è una sua caratteristica peculiare che lo differenzia da noi che rappresentiamo una rottura e un cambiamento totale nel modo di gestire la macchina pubblica, spezzando quella contiguità con quei poteri paralleli, che per troppi anni hanno comandato a Santa Fiora».
«Per quanto riguarda il Regolamento urbanistico, che approda al Consiglio Comunale con almeno 15 anni di ritardo – prosegue Ciaffarafà -, è uno strumento che nasce già vecchio e privo di prospettiva come più volte evidenziato: un regolamento che prima ha individuato i terreni da rendere fabbricativi e poi ha fatto la mappa geologica dove, ahimè, si evidenzia che tanti di quei terreni sono in frana e in zone pericolose. Forse non sono bastate le ultime disgrazie per far capire a questa maggioranza l’importanza del territorio e dell’ambiente. I consiglieri di maggioranza hanno votato uno strumento per il quale la legge vieta di votare se c’è una parentela fino al quarto grado che rientra nelle scelte del regolamento urbanistico. Probabilmente qualcuno questo tipo di parentela l’ha, ma saranno gli organi competenti eventualmente, a stabilirne la legittimità di un voto al quale tutta la minoranza non ha partecipato».