di Daniele Reali Tweet to @Daniele_Reali
GROSSETO – La crisi non è ancora finita. A confermarlo sono i dati sulla congiuntura economica in provincia di Grosseto. Un’analisi che è stata elaborata dalla Camera di commercio e dall’istituto Tagliacarne e che per il 2013 mostra ancora una volta un’economia in affanno. Rimangono negativi infatti i principali indicatori: la produzione fa segnare un – 6,6%, mentre il fatturato cala del 4,8% con una diminuzione ancora più evidente rispetto al 2012 quando le percentuali di perdita furono rispettivamente del 5% e del 4,2% (nella foto la sala contrattazioni della Camera di commercio che questa mattina ha ospitato l’incontro dedicato alla congiuntura economica).
Conferme anche per la forte stagionalità dell’economia maremmana: nel secondo semestre del 2013 infatti la congiuntura rimane più favorevole rispetto ai primi sei mesi dell’anno. Anche in questo caso però con performance peggiori rispetto al 2012.
La tendenza negativa, messa in evidenza a livello generale, riguarda anche i singoli comparti: l’unica eccezione è rappresentata dal manifatturiero che cresce in fatturato dell’1,7% in controtendenza anche le dinamiche regionali e nazionali.
A soffrire di più la crisi restano in particolare due settori: le costruzioni e il commercio. In edilizia il fatturato è calato del 13,2%, mentre la produzione del 12,3%. Per il commercio situazione simile con – 10,7% di fatturato e – 11,2% di produzione.
2013 poco favorevole anche per le imprese che operano nel turismo (fatturato: – 6,7%; produzione: – 7,5%) che però riescono a mettere a segno risultati positivi nel secondo semestre dell’anno aumentando fatturato (+1,9%) e produzione (+2,9%).
Male anche il settore dei trasporti (-8,0% fatturato) e dell’artigianato (– 7,7%).
Per quanto riguarda un altro settore fondamentale dell’economia provinciale, quello primario, nel 2013 le imprese agricole risentono senz’altro della congiuntura negativa e delle difficoltà causate dall’alluvione, ma in misura probabilmente meno intensa di quanto si potesse presagire (fatturato: -5,1%; produzione: -7,5%). In particolare nella seconda parte dell’anno, complice anche la ciclicità annuale tipica del settore, i risultati indicati dalle imprese agricole sembrano rivelare difficoltà poco marcate (fatturato: -0,8%; produzione: -2,1%).
In tema di investimenti invece la quota di imprese della provincia di Grosseto che nel 2013 ha destinato risorse per investire è pari al 12,7% del totale (nel 2012 era il 18,9%). Il contributo maggiore proviene dal settore turistico, con un terzo di imprese che hanno effettuato investimenti, seguite con quote più contenute dalle imprese del terziario avanzato (15,8%) e dei trasporti (14,3%). Tra queste, oltre un’impresa su tre dichiara di aver investito soprattutto in innovazione di prodotto e/o di processo (34,1% di risposte) e quote non trascurabili indicano di puntare sull’adeguamento dello standard competitivo (14,6%), sull’accesso a nuovi mercati (11%) e sull’aumento della capacità produttiva (9,8%). Sembra dunque che nel tessuto produttivo locale vi sia un certo numero di imprese (per lo più del manifatturiero, commercio e turismo), seppur contenuto, caratterizzato dalla volontà di rinnovarsi e migliorare la propria competitività.