CINIGIANO – «I sempre più frequenti episodi di predazioni delle greggi devono preoccupare tutta la comunità». Lo dichiara Romina Sani candidata a sindaco per la lista #FuturoCinigiano. «Non si tratta, infatti, di circoscrivere il problema agli allevatori, e tentare di risolverlo economicamente o tecnicamente. Le predazioni continue delle greggi, i danneggiamenti delle colture portano insieme al danno un fenomeno più complessivo: l’abbandono delle campagne. Soprattutto nel caso della pastorizia si tratta di terreni non vocati alle colture specialistiche o intensive, ma di pascoli altrimenti con scarso reddito agrario. Uno dei rischi, tra i tanti, che corriamo è il progressivo processo di rinaturalizzazione di alcune zone che, senza interventi umani, degradano dal punto di vista della regimazione delle acque ed estendono le aree di insediamento dei selvatici. L’aumento conseguente delle popolazioni di caprioli e cinghiali provoca una crescente ricerca del cibo e razzie nelle colture di pregio».
«Noi siamo con gli allevatori e con le imprese agricole, e riteniamo che proprio nella loro storia e tradizione esista l’equilibrio che rivendichiamo e la corretta convivenza tra selvatici e attività dell’uomo. Proprio perché la nostra fabbrica è la campagna, abbiamo il dovere di tutelarla. E’ un fatto che oggi quell’equilibrio debba essere ripristinato, rimodellato rispetto alla realtà che viviamo. I progetti messi in campo dalla Regione Toscana e dalla Provincia, Ibriwolf e Medwolf, non sono sufficienti, così come gli interventi di contenimento degli ungulati. Nelle nostre aree è necessario uno sforzo in più, eccezionale, in cui la scienza si accompagni alla conoscenza e all’economia. Non evochiamo stragi e condanniamo gli episodi di bracconaggio, ma è indispensabile un serio impegno che determini un riequilibrio di area vasta».