GROSSETO – Anci Toscana e Regione Toscana hanno presentato stamani a Firenze i nuovi bandi regionali per il finanziamento degli interventi per lo sviluppo della mobilità ciclistica, in attuazione della legge regionale 6 giugno 2012 n. 27 “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica” e del PRIIM (Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture per la Mobilità). Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte oltre 50 comuni toscani, sono stati inoltre illustrati i contenuti dell’Accordo con Anci Toscana per la collaborazione in materia di promozione e pianificazione della mobilità ciclistica.
Per quanto riguarda i bandi regionali, la Regione Toscana ha recentemente annunciato di aver approvato una delibera che prevede un avviso rivolto ai comuni Unioni di comuni e province per la raccolta di proposte progettuali in relazione al Sistema Integrato per la ciclopista dell’Arno, in connessione con una serie di percorsi locali. A breve – è stato annunciato – sarà pubblicato sul BURT un bando (che mette a disposizione 4 milioni di euro) rivolto a comuni e unioni di comuni in forma singola e associata per la realizzazione di piste ciclabili in aree urbane e extraurbane.
“Anci Toscana – spiega Riccardo Baracco, consulente dell’Associazione dei comuni toscani per l’Area mobilità e infrastrutture – svolgerà un ruolo di raccordo tra la Regione e i Comuni al fine di rendere più efficaci ed omogenee le modalità di definizione delle scelte comunali di adeguamento, qualificazione e potenziamento della rete della mobilità ciclistica”. Queste scelte “potranno essere definite tramite l’elaborazione dei piani o programmi comunali per la mobilità ciclistica, ma anche tramite elaborati di inquadramento degli interventi e delle azioni per la partecipazione ai bandi regionali di finanziamento, contenenti l’analisi della rete esistente e le priorità di intervento”.
La qualificazione della mobilità ciclistica, su cui Anci Toscana si propone di supportare i comuni, passa da una ricognizione della rete della mobilità ciclistica esistente (piste ciclabili, corsie riservate, zone pedonali, zone a velocità limitata) e delle dotazioni dei servizi (parcheggi, byke sharing interscambio con trasporto pubblico locale, ciclostazioni), oltre che da una raccolta delle informazioni sull’uso attuale della bicicletta (traffico ciclistico, dotazione biciclette, incidenti, soddisfazione utenza).
Infine, Regione Toscana e Anci Toscana stanno definendo un accordo in materia di mobilità ciclistica che punta ad individuare modalità operative per la redazione dei piani comunali per la mobilità ciclistica sulla base di criteri di omogeneità per tipologie di comuni e a sviluppare azioni di promozione, comunicazione e formazione con particolare riferimento ai temi della sicurezza.