di Daniele Reali (twitter @Daniele_Reali)
CASTELL’AZZARA – È record sull’Amiata e in particolare a Castell’Azzara dove grazie al progetto sperimantale “Recoil”, la raccolta di olio vegetale usato ha dato ottimi risultati. Una raccolta che è stata organizzata con il metodo del “porta a porta” e che dal luglio del 2013 ha consentito di recuperare 630 chilogrammi di olio esausto, sostanza altamente inquinante e con pesanti effetti sull’ambiente se non trattato adeguatamente. Stiamo parlando dell’olio che viene utilizzato in cucina, per cuocere o friggere (nella foto la presentazione del progetto nell’estate del 2013).
Il progetto è stato promosso da Legambiente in collaborazione con AzzeroCO2 ed è stato finanziato con 800 mila euro grazie ai fondi europei del programma Life+.
Il dato davvero sorprendente che ha portato il piccolo comune amiaino alla ribalta nazionale ed europea è il risultato medio per abitante. A Castell’Azzara sono stati coinvolti nel progetto circa 1.5oo persone con una media mensile quindi di 0,05 chilogrammi di olio raccolto per cittadino. Si tratta di una cifra cinque volte superiore alla media nazionale.
La sperimentazione ha dunque dimostrato che è possibile avere risultati positivi, ma l’aspetto ancora più interessante è che proprio a Castell’Azzara si sono ottenuti i dati più elevati nella raccolta dell’olio. Ad Ariano Irpino infatti è stato lanciato un progetto simile, ma in questo caso la media della raccolta si è fermata a 0,02 chilogrammi. Che dire, in tema di ambiente e buone pratiche, la Maremma non è seconda a nessuno.