FIRENZE – Il rapporto 2013 del Centro Nazionale Trapianti, uscito in questi giorni, fotografa una sostanziale stabilità del sistema donazioni e trapianti italiano. In questo panorama, la Toscana si distingue invece per una consistente crescita, sia di donazioni che di trapianti.
I dati del Report, che pongono la Toscana al primo posto per donazione di organi e tra i primi per i trapianti, sono un’ulteriore conferma di quanto già conosciuto. Tanti i motivi di questi buoni risultati: prima di tutto la solidarietà dei cittadini, e poi un’organizzazione sanitaria che funziona, la professionalità di tanti operatori, l’impegno dei volontari. L’obiettivo è quello di migliorare ancora, fino a riuscire a ridurre in modo significativo le liste di attesa.
“La Toscana ha adottato un modello organizzativo che punta decisamente alla fase di “procurement” all’interno delle terapie intensive e alla identificazione di potenziali donatori nei percorsi intraospedalieri – dice il dottor Adriano Peris, coordinatore regionale dell’OTT, l’Organizzazione Toscana Trapianti – Il programma dell’Organizzazione Toscana Trapianti dei prossimi anni sarà fortemente indirizzato sia a mantenere la capacità di “procurement”, che rappresenta la modalità più importante per ridurre le liste di attesa, che a promuovere attivamente l’innovazione, per ottimizzare la qualità di organi disponibili”.
I dati di donazioni e trapianti in Italia e in Toscana – A livello nazionale, l’attività di donazione è rimasta stabile in questi ultimi anni: 38,1 donatori per milione di abitanti (PMP) nel 2010 e nel 2011, 38,2 nel 2012 e 2013 (i dati sono quelli del SIT, Sistema Informativo Trapianti, del Centro Nazionale Trapianti). In Toscana si è registrata invece una decisa impennata, con 159 donatori nel 2012 e 168 nel 2013 (43,3 PMP nel 2012 e 45,7 PMP nel 2013). Anche il numero di donatori effettivamente utilizzati in Toscana è cresciuto da 114 (31 PMP) nel 2012 a 129 (35,1 PMP) nel 2013. La Lombardia, che in termini assoluti ha i dati più alti, ha registrato comunque un calo: 233 donatori utilizzati nel 2012, 202 nel 2013.
Quanto all’attività di trapianto, a livello nazionale si è registrata una flessione: nel 2013 ci sono stati 2.839 trapianti, 63 in meno rispetto al 2012. In Toscana i trapianti nel 2013 sono stati 275, 15 in più. Trapianti di rene: in Italia nel 2013 1.500, 89 in meno rispetto al 2012; in Toscana 95, 8 in meno rispetto al 2012. Trapianti di fegato: in Italia 997, 11 in più rispetto al 2012; in Toscana 115, 30 in più rispetto al 2012 (Pisa seconda in Italia dopo Torino, che ne ha fatti 139). Trapianti di cuore: in Italia 219, 12 in meno rispetto al 2012; in Toscana 13, 2 in meno rispetto al 2012. Trapianti di polmone: in Italia 141, 27 in più rispetto al 2012; in Toscana 13, 4 in più rispetto al 2012. Trapianti di pancreas: in Italia 58, 9 in meno rispetto al 2012; in Toscana 9, cioè 6 in meno rispetto al 2012.
Crescono, sia in Italia che in Toscana, i casi di opposizione alla donazione “Un incremento – osserva Peris – che dovrebbe essere analizzato anche alla luce dei flussi di persone di etnie e religioni diversificate rispetto ai temi della donazione. La nostra Regione – ricorda – ha comunque avviato, come iniziativa pilota, per ora in tre Comuni (Firenze, Sorano e Rosignano) un programma di collaborazione con Anci e Aido, con lo scopo di aprire degli sportelli negli uffici di anagrafe, per dare la possibilità ai cittadini di potersi esprimere rispetto alla volontà di donare, contribuendo quindi anche ad aumentare il livello di attenzione sul problema”.