GROSSETO – Doppia festa, oggi alla parrocchia Santa Lucia di Grosseto: durante la Messa delle 11.30, 42 giovani hanno pronunciato la loro Promessa nella Gioventù Francescana, mentre padre Valentino Vuga ha festeggiato con tutta la comunità parrocchiale i suoi 90 anni e l’anniversario dei 65 anni di sacerdozio. A presiedere la solenne concelebrazione eucaristica è stato padre Stefano Baldini Orlandini, ministro provinciale dei frati minori cappuccini della Toscana; con lui i frati della parrocchia di Santa Lucia e alcuni confratelli giunti da altre case della Toscana per far festa a p. Valentino.
Durante la processione offertoriale i giovani hanno portato all’altare anche un paio di scarpe consunte dall’uso, simbolo dei tanti fratelli costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di una vita più dignitosa: è stato il loro semplice pensiero per i profughi che da venerdì sono accolti anche sul nostro territorio.
Felice padre Valentino, che ha ringraziato tutta la parrocchia, i parenti giunti da varie zone d’Italia, i confratelli cappuccini per l’esperienza di vita vissuta in tanti anni. Al religioso e ai giovani è arrivata anche una bella lettera del vescovo Rodolfo, impegnato a Loreto con i giovani dell’Unitalsi della Toscana.
Al termine della liturgia, il ministro provinciale dei cappuccini ha annunciato alla comunità parrocchiale l’arrivo – tra alcuni giorni – di un nuovo religioso: si chiama padre Erik, è originario della Tanzania e attualmente presta servizio come cappellano all’ospedale fiorentino di Careggi. Padre Erik non è il primo religioso di origini straniere ad arrivare a Santa Lucia: già in passato fu una presenza preziosa e gioiosa quella di fr. Lucke, cappuccino indiano.
Qualche dato biografico su padre Valentino
Padre Valentino è nato a Gorizia il 23 marzo 1924. Nel 1932 arriva a Grosseto con la famiglia, perché il padre aveva trovato lavoro in Maremma; l’anno successivo si trasferisce coi genitori e la sorella a Fonteblanda. Capace negli studi, per permettergli di continuare il suo percorso di istruzione dopo le scuole elementari, i genitori lo mandano a Poppi dai Cappuccini: qui scopre la vocazione alla vita religiosa e prosegue il suo cammino di formazione. Il 12 marzo 1949 viene ordinato sacerdote e inviato a Roma per lo studio del diritto canonico alla Gregoriana e alla Lateranense. Rientrato in Toscana, i superiori lo destinano alla formazione dei giovani: prima a Pisa, poi a Viterbo allo studentato interprovinciale dei Cappuccini, quindi a Siena, Arezzo, Cortona dove per dieci anni è maestro dei novizi. Viene quindi destinato all’eremo di Montepulciano e poi a quello di Montecasale, dove resta dodici anni, prima di ritornare nella “sua” Grosseto come vice parroco a Santa Lucia, dove si è fin da subito inserito con gioia ed entusiasmo dedicandosi soprattutto alla visita ai malati e agli anziani, all’accoglienza dei poveri, alla direzione spirituale e alle confessioni.