FOLLONICA – È Daniele Baldi il candidato sindaco della lista civica che a Follonica unisce appartenenti ad alcuni partiti e movimenti politici della città del Golfo. «La mia candidatura a sindaco di Follonica nasce da un grande e profondo senso di appartenenza alla comunità. Fare il sindaco di Follonica è la mia massima aspirazione di servizio – afferma Baldi -. La mia disponibilità si è concretizzata nella nascita di una lista civica costituita da cittadini che fanno riferimento a Udc, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia, che confido possa diventare un contenitore per altre forze politiche e civiche che intendono condividere e sostenere questo progetto di rinnovamento. Prima fra tutti, Forza Italia».
«Dal 2001 al 2003 sono stato presidente del Tennis Club Follonica: insieme a un gruppo di appassionati avevo sognato la Coppa Davis al Palagolfo, ci siamo riusciti e ho ancora negli occhi le tribune piene di persone entusiaste per le gesta vincenti dei nostri azzurri – ricorda Baldi -. Follonica ha bisogno di fare uno scatto in avanti, servono energie nuove, persone di passione e di valore che sappiano coinvolgere e motivare i nostri talenti e con loro elaborare nuovi ambiziosi progetti di crescita. Follonica e i suoi cittadini meritano molto di più e io mi impegno ad essere uno degli elementi di impulso ad un rinnovamento culturale, valoriale, economico e sociale».
«Sono convinto che le doti più importanti che deve avere chi è chiamato al governo di una comunità siano due: una innata predisposizione all’ascolto, libero, non condizionato da preconcetti ideologici o interessi particolari, e una grande responsabilità di assumersi l’onere e l’onore di decidere sempre nell’interesse dell’intera collettività. Il rinnovamento che stiamo progettando deve essere connotato da un programma originale e creativo, ma soprattutto dalle persone nuove che vorranno mettersi in gioco con entusiasmo e generosità. Non voglio fare riferimento all’inflazionato concetto di rottamazione, ma dobbiamo aver ben presente un assunto consolidato: non si possono risolvere i problemi se non si cambiano le persone che hanno contribuito a crearli. Un grande viaggio inizia con un piccolo passo. Oggi sento di averlo fatto».