di Daniele Reali (twitter: Daniele_Reali)
MARINA DI GROSSETO – Sono arrivati in Maremma dopo la drammatica esperienza della fuga dai loro paesi di origine. Stremati, disidratati e impauriti, i 47 profughi che il ministero dell’interno ha assegnato alla prefettura di Grosseto, così come è accaduto in tutte le altre prefetture d’Italia, sono stati accolti nella nostra terra. Sono arrivati a Marina di Grosseto in pullman da Pisa dove erano stati trasferiti dopo lo sbarco.Da oggi e per i prossimi giorni saranno ospitati nella palestra comunale della località costiera: lì macchina della protezione civile del comune di Grosseto con la collaborazione dei volontari ha allestito un primo e temporaneo punto di accoglienza.
Tra le 47 persone ci sono anche due donne incinta, di 6 e 8 mesi, e altre due donne che hanno dichiarato di essere in stato interessante da un paio di mesi. In tutto le donne sono 11. Tante anche le nazionalità di origine che sono state dichiarate: in 10 provengono dal Pakistan, in 6 dal Ghana in 2 dal Mali, in 14 dalla Nigeria e in 7 dall’Eritrea. Tra i profughi c’è anche un bambino in compagnia del padre e alcune persone ancora da identificare.
In questa prima fase i profughi saranno identificati e assistiti dai medici. Hanno già ricevuto il primo pasto, riso e pollo, dai servizi sociali del Coeso, mentre la Caritas in collaborazione con la Croce Rossa ha fornito indumenti e asciugamani. Le due donne incinte sono state trasferite all’ospedale Misericordia per un check-up di controllo, mentre per gli altri è già stata fatta una prima valutazione delle condizioni di salute. Domani poi saranno nuovamente visitati in modo più approfondito per escludere eventuali casi di tubercolosi o scabbia.
Sul posto oltre agli agenti della questura, gli uomini della protezione civile, i volontari e gli interpreti erano presenti anche il direttore del Coeso Fabrizio Boldrini, l’assessore al sociale Antonella Goretti e il sindaco Emilio Bonifazi. «Il ministero ci ha chiamato – ha detto il sindaco – e in poche ore siamo riusciti ad allestire questa prima accoglienza. I profughi rimarranno a Marina soltanto pochi giorni. Già martedì saranno trasferiti in altre località. Per il momento la diocesi si à resa disponibile ad accoglierli: 25 a Batignano e gli altri in altre strutture».
Per il momento dunque la situazione rimane sotto controllo. I 47 profughi «sono persone tranquille» dice il responsabile della protezione civile Luca Vecchieschi. «Anche durante il viaggio da Pisa si sono comportati bene e non hanno creato problemi o disagi». Il disagio vero lo provano direttamente sulla loro pelle. Sbarcati in 3.000 due notti fa sulle coste italiane da giorni non mangiano e hanno affrontato un lungo viaggio. È possibile che non siano neanche gli ultimi ad arrivare in Maremma. La primavera favorirà gli sbarchi ed è possibile che il ministero assegni altre unità alla nostra provincia.
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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