FOLLONICA – È un dentista follonichese l’autore della telefonata anonima che aveva fatto scattare l’allarme di un imminente attentato dinamitardo durante il carnevale di Follonica. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massa Marittima sono riusciti a dare un nome ed un volto all’autore della telefonata. La sera del 22 febbraio scorso, un anonimo interlocutore, con una telefonata alla redazione del Corriere di Maremma, aveva riferito di aver captato una conversazione tra due stranieri sconosciuti che avevano in animo di mettere una bomba lungo il percorso della sfilata dei carri allegorici del carnevale di Follonica.
L’allarme bomba aveva innescato immediatamente un complesso meccanismo per la neutralizzazione della minaccia da parte dei carabinieri del golfo. Da un punta di vista preventivo, erano scattate importanti misure di sicurezza durante lo svolgimento delle sfilate in maschera, previste per le due domeniche successive alla telefonata, il 23 febbraio e 2 marzo. I previsti dispositivi di ordine e sicurezza sono stati potenziati con l’impiego di decine di carabinieri nonché con l’adozione di una serie di precauzioni quali una accurata bonifica preliminare del percorso e delle aree adiacenti ad opera degli artificieri dell’Arma, lo spostamento di tutti i cassonetti della nettezza urbana siti lungo l’itinerario, il continuo svuotamento dei cestini ad opera del personale del Coseca, il costante presidio di tutti i varchi di accesso da parte dei carabinieri per eventuali ispezioni di bagagli a mano ed effetti personali, l’attenta e costante vigilanza sulla manifestazione con numerose pattuglie di militari, alcuni dei quali in abito borghese, che a piedi, tra la folla che si assiepava per i festeggiamenti, hanno setacciato continuamente il percorso e le aree adiacenti per tutta la durata della sfilata.
Per quanto riguarda l’individuazione degli autori della telefonata, anche al fine di valutare la fondatezza dell’allarme, sono subito partite le indagini: i militari sono stati impegnati nell’acquisizione di testimonianze, nell’analisi dei tabulati telefonici, nei relativi riscontri investigativi e in quant’altro fosse ritenuto utile ai fini delle indagini.
Già nelle prime ore della mattina di domenica 23 febbraio, i militari avevano ricostruito un chiaro quadro indiziario in grado di scongiurare la minaccia dell’attentato, apparsa infondata, e di condurre al presunto telefonista, un 77enne del luogo dentista in pensione, raggiunto presso la sua abitazione follonichese e subito interrogato.
Deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Grosseto per il reato di “Procurato allarme presso l’Autorità”, l’indagato è stato sottoposto ad una serie di perquisizioni, durante le quali i carabinieri hanno controllato la sua abitazione e gli altri locali a lui in uso, nonché la sua autovettura, procedendo anche alla notifica del relativo avviso di garanzia emesso nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Grosseto. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a chiarire il motivo per il quale il pensionato ha fatto la telefonata.