GROSSETO – «Siamo in un Paese libero e quindi, anche se non le condivido, posso capire le istanze degli animalisti, ma alcuni ultras dell’animalismo non fanno certo il gioco di chi è per i diritti degli animali». A dichiararlo è il capogruppo di PT/Nuovo Centrodestra in Regione Toscana, Antonio Gambetta Vianna, commentando la notizia della querela sporta dalla Confederazione Cacciatori Toscani, associazione che riunisce Federcaccia, Arcicaccia e Anuu, nei confronti del responsabile grossetano della Lega AntiVivisezione, Giacomo Bottinelli.
«Come detto, siamo in un Paese libero – prosegue l’esponente del Nuovo Centrodestra – ed è giustissimo che ci sia la libertà di pensiero, ma ciò non significa che si debba arrivare a offendere altre persone o addirittura un’intera categoria. Le parole usate da Bottinelli a fine 2013 che hanno portato alla querela da parte delle associazioni di cacciatori sono da clima di guerra e da condannare nella maniera più ferma. Mi ricordo che in passato qualche anticaccia arrivò addirittura ad inneggiare allo sparare ai cacciatori e questo sicuramente non “rende più simpatico” il movimento animalista».
Per Gambetta Vianna, «il tenore delle dichiarazioni di Bottinelli non fa altro che inasprire ulteriormente un clima di per sé già pesante, oltre a riportare cose non del tutto esatte. Infatti, come ha spiegato bene la Confederazione dei Cacciatori Toscani, per il rilascio delle licenze di caccia è necessaria una certificazione medica e soprattutto la licenza di caccia non abilita automaticamente al porto di armi. Addirittura si mettono in dubbio le Istituzioni ed è bene che queste intervengano nelle sedi opportune».