GROSSETO – «I rifiuti diminuiscono perché si consuma meno, eppure i costi continuano ad aumentare. E non è previsto nessuno sgravio per i Comuni virtuosi che fanno la raccolta differenziata. Di questo passo, non converrà più a nessuno farla, ma allora saremo sommersi dai rifiuti come è avvenuto in Campania? Vogliamo subito che Regione e Province ci dicano cosa vogliono fare». Paolo Coli, direttore Confcommercio Grosseto interviene sul tema dei rifiuti.
«Cresce dal 4 al 15% il livello medio di morosità fra gli utenti: la gente non ce la fa a pagare. Già ora famiglie e imprese fanno fatica a pagare la raccolta e lo smaltimento, se gli aumenti venissero confermati sarebbe il disastro completo; l’aumento della morosità ne è un segnale premonitore importante! La base di calcolo delle tariffe è ancora il 2010, ma da allora la produzione di rifiuti ha subito un forte calo, per via della crisi che ha fatto chiudere aziende e diminuire i consumi di tutti. Perché allora i costi del servizio di raccolta aumentano?»
Confcommercio evidenzia anche la mancanza di un sistema di premialità che valorizzi i Comuni virtuosi nella raccolta differenziata: «se i costi della gestione rifiuti vengono ripartiti allo stesso modo fra i Comuni, senza prevedere sgravi per quelli virtuosi, dal punto di vista economico fra poco non converrà più a nessuno continuare a fare la raccolta differenziata. Temiamo che si avvicini lo spettro Campania: saremo sommersi dai rifiuti? Vogliamo che Regione e Province dichiarino apertamente cosa hanno intenzione di fare in merito. I Comuni sono in difficoltà ad esigere i crediti in certi casi, perché la morosità nasconde sempre gravi difficoltà di famiglie e imprese. Alcune Amministrazioni hanno chiesto il congelamento delle tariffe ai livelli del 2013, che già erano alte, e soprattutto chiedono la fatturazione diretta dei costi di smaltimento, in modo da pagare solo quanto gli compete e non di più. Anche per noi sarebbe un modo per capire dove si annidano sprechi e cattiva gestione»