di Sabino Zuppa
CAPALBIO – Il primo responso della giornata delle primarie del Pd giunge da un Comune in cui la tornata elettorale era saltata all’ultimo momento per il ritiro di uno dei contendenti. A Capalbio salta improvvisamente fuori il nome dello sfidante ufficiale dell’ex sindaco Luigi Bellumori alle amministrative della prossima primavera: sarà Settimio Bianciardi, ex vicesindaco durante la passata amministrazione, ad essere a capo di una lista civica che partirà dalla base dei cinque consiglieri dissidenti che uscirono dalla maggioranza di Bellumori nello scorso autunno e che, tramite le loro dimissioni, contribuirono alla caduta dell’ex primo cittadino della piccola Athene.
Dunque un match che in molti già si aspettavano dal termine della passata legislatura e che farà discutere fino alla fine, soprattutto per la scelta del Pd di puntare da subito su Luigi Bellumori e di non rinnovare la tessera del partito a Bianciardi. E’ lo stesso geometra capalbiese che, in anteprima su IlGiunco.net, chiarisce i rumors che si stavano rincorrendo da questa mattina sui social network: «Al 95% sarò io uno dei candidati per le prossime elezioni amministrative nel Comune di Capalbio – ci confessa – ho visto che Luigi Bellumori sta postando vecchi articoli di stampa che alludono a questa eventualità. E potrebbe averci indovinato. Si partirà da quei cinque che uscirono dalla maggioranza a settembre scorso, l’assessore Patrizia Puccini, i consiglieri Giorgio Stefanelli, Donatella Tocci e Paolo Simoni ed io – continua Bianciardi – e stiamo lavorando per aggregare altre persone che siano rappresentative di tutte le frazioni del nostro Comune. Dunque altri cinque capalbiesi che vorranno aiutarci a dare un scossa all’impasse amministrativo che ci ha caratterizzato negli ultimi anni e – conclude lui – che convincano tutti i cittadini di Capalbio che si deve e si può fare molto di più».