FOLLONICA – Toni accessi a Follonica per questi ultimi giorni di campagna elettorale per le primarie. A tenere banco è il “botta e risposta” tra due dei cinque candidati, Andrea Benini, vicesindaco uscente, e Cinzia Tacconi, assessore provinciale. Dopo le parole della Tacconi sulla nota delibera 147 del 2013 (“Presa d’atto legale incaricato difesa penale per vicesindaco) Benini si sarebbe rivolto alla commissione di garanzia delle primarie.
A questo poi è seguita la lettera che la Tacconi ha spedito al vicesindaco con la quale si dichiara «serena e convinta di aver detto la verità».
«Caro Andrea, quello che si legge dalla delibera scaricata dal sito web del comune è la tua presenza alla seduta della giunta. Comportamento non eticamente opportuno. Mi si può rimproverare tutto tranne la franchezza nell’esprimere il mio pensiero. Il mio stato d’animo è sereno per il consenso che raccolgo, e al contempo è preoccupato per la situazione in cui versa Follonica. Situazione di cui tutti dobbiamo farci carico».
«Confermo che nel tuo depliant non compare mai il Pd e nel sito web: www.andreabenini.eu l’unico richiamo al Pd si trova nella tua biografia. Anche qui ognuno ha il suo stile. Sulla presunta ricerca di poltrone, ti dico che i ruoli che ho avuto li ho “conquistati” sempre grazie al consenso e alla fiducia dei nostri elettori. Non ho mai utilizzato il ruolo che ricopro per favorire me stessa o miei familiari, mio figlio continua ad essere uno dei tanti giovani precari. Non cerco poltrone,divani o strapuntini, mi sono messa in gioco solo perché amo la città in cui sono nata, dove voglio continuare a vivere, e voglio per Follonica un futuro migliore di questo presente. Se avessi aspirato ad una poltrona, forse avrei dovuto cercare di “monetizzare” la mia non partecipazione alle primarie, ma sono di una altra pasta. Colgo l’occasione per dirti che sono stata informata dalla segretaria del PD Giorgieri che il tuo comitato elettorale ha chiesto alla commissione di garanzia di valutare le mie affermazioni. Sono serena e convinta di aver detto la verità e quello che penso».