di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Licenziata in tronco perché assente dal lavoro per malattia. E’ il caso di una donna dipendente di Acquedotto del Fiora che con il protrarsi del malessere ha finito per superare il limite dei giorni di malattia consentito dal contratto. Un gesto, quello del licenziamento della dipendente, che in ogni caso ha sollevato la protesta del sindacato. «La signora licenziata in primo luogo è malata e questo è comprovato da certificati medici depositati in azienda, monoreddito e senza nessun altro tipo di sostentamento per lei e per la figlia di sedici anni che vive con lei – spiegano dalla segreteria della Femca Cisl -. Non siamo qui a scrivere se a fil di diritto è una cosa giusta o sbagliata, per quello ci sono già i nostri avvocati che lavorano al caso. Quello che ci ha fatto male, come sindacato, è il modus operandi di questa azienda».
«Stiamo parlando di una azienda che sul territorio ha lauti profitti con tariffe ben più alte che in altre zone. I soci di maggioranza sono i Comuni che da una parte sostengono chi perde il lavoro, dall’altra mettono in mezzo ad una strada una donna malata? – chiedono dal sindacato -. Fa rabbia vedere una azienda che finge di essere vicino ai suoi dipendenti, dall’altra decide della vita o della morte degli stessi».