ISOLA DEL GIGLIO – È stata quasi una sfida all’ok Corral più che una improvvisata conferenza stampa quella fatta da Francesco Schettino una volta sceso dal relitto della nave. Schettino che già all’arrivo aveva avuto qualche momento di tensione con i giornalisti di fatto non ha risposto alle molte domande incalzanti della stampa.
E’ durata circa 20 minuti la bagarre sul porto del Giglio. Non potendo allontanarsi, il comandante è rientrato nei box dell’imbarco e ha atteso che le forze dell’ordine allestissero un corridoio per farlo passare. Quindi, sempre ‘scortato’ dai giornalisti, con il suo avvocato si è allontanato in macchina verso l’alloggio preso in affitto al Giglio (nella foto sotto il comandante è quello di spalle con la felpa azzurra).
«C’è chi ha patteggiato ammettendo colpe, io invece ci ho messo la faccia e sto facendo un processo. Prima di dire Schettino è il colpevole o il responsabile, aspettiamo. Gli altri hanno già ammesso le loro colpe». Ha affermato rispondendo ai giornalisti dopo il sopralluogo sulla Costa Concordia. A chi gli chiedeva se avrebbe rifatto l’inchino ha risposto: «O si sente, o si ascolta o si capisce. Se avete seguito il processo dovete avere chiara la differenza tra cosa è un inchino e un passaggio ravvicinato alla costa». «Sulla nave ho dato il mio contributo tecnico ai miei consulenti. Ho dato precise indicazioni che serviranno per l’esito finale delle perizie, che determineranno le varie responsabilità» ha risposto poi in merito al sopralluogo.
«Più che i due giorni di Schettino al Giglio, sono importanti i due anni dalla tragedia della Concordia. Questa giornata è importante non perché si accendono i riflettori sull’Isola ma perché si accende di nuovo il dolore per quanto accaduto. E’ una giornata importante per fare chiarezza sulla vicenda, come auspicano i gigliesi e tutti quelli colpiti da questa vicenda». Lo ha detto il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli, parlando con i giornalisti sul lungomare del porto. Sul ritorno di Schettino al Giglio, il sindaco ha sottolineato “l’indifferenza” dei gigliesi. «Semmai – ha aggiunto – gli atti più eclatanti li ha fatti Schettino sbarcando dal traghetto. Abbiamo imboccato il rettilineo finale perché sia rispettata la previsione di fine giugno per la rimozione della Concordia. Quando avverrà la rimozione l’isola potrà ritornare pienamente alla sua vocazione per il turismo».