GROSSETO – “Finalmente almeno i propositi sono condivisi e le soluzioni prospettate vanno nella giusta direzione”. Così Francesco Viaggi, presidente di Coldiretti Grosseto, in merito al ‘Piano strategico in materia di animali predatori’ presentato lunedì dall’assessore all’agricoltura, Salvatori, alla Giunta regionale. Il piano, condiviso con gli assessori ad ambiente e sanità, Bamerini e Marroni, origina da un processo valutazione del fenomeno, partecipato da enti locali, comunità scientifica e associazioni di categoria.
“Coldiretti – spiega Viaggi – ha posto da tutto principio l’accento sugli elementi maggiormente in grado di mitigare i cospicui danni subiti dagli allevatori da parte di lupi e/o altri canidi inselvatichiti. In particolare abbiamo chiesto una maggiore tutela per la perdita del patrimonio zootecnico, che comporta anche l’abbandono delle zone collinari e montane, dove è impossibile pensare di adottare altre colture e dove la custodia del territorio è nelle mani degli allevatori che ancora lo presidiano. Inoltre – prosegue il presidente di Coldiretti – abbiamo chiesto una riformulazione della valutazione del danno subito in seguito agli attacchi di predatori, che tenga conto non solo dei singoli capi uccisi, ma del ben maggiore danno aziendale indotto, riferito alla perdita (per lo stress) della lattazione e degli aborti dell’intero gregge”. Il piano predisposto in Regione, che sarà nuovamente oggetto di un incontro giovedì tra amministratori, rappresentanti di categoria e associazioni ambientaliste, prevede un impegno di spesa tra i 4 e i 5 Milioni di euro.
“Là dove si dovesse procedere su questo percorso, condiviso anche con le aziende sanitarie locali – conclude Viaggi – mi pare particolarmente importante la volontà manifestata nel piano di Salvatori di proseguire, estendendola in tutta la Toscana, con l’esperienza dei cimiteri aziendali, sollevando così gli allevatori colpiti dal subire, oltre al danno della predazione, la beffa di un onerosissimo smaltimento delle carcasse”.
Il piano, che prevede anche precisi interventi in materia di anagrafe canina e contenimento del randagismo, prevede la creazione di un comitato scientifico con il compito di supportare e coordinare le azioni che l’Amministrazione regionale attiverà sul territorio. Per quanto riguarda le problematiche ‘lupo e ibridi’ ne faranno parte, fra gli altri, il professor Marco Apollonio, ordinario di zoologia all’Università di Sassari, e il professor Luigi Boitani, ordinario all’Università La Sapienza di Roma. Sarà coinvolto anche l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Regioni Lazio e Toscana. Lo stesso professor Apollonio ha presentato una relazione tecnica sulla presenza del lupo in Toscana, stimando la presenza di 320 esemplari suddivisi in 70 nuclei.