di Sabino Zuppa
PORTO ERCOLE – La battaglia dell’Acqua Dolce si potrebbe risolvere in una bolla di sapone. Potrebbe sembrare un proclama appartenete alla storia antica etrusca ma, invece, si riferisce allo stato di agitazione in cui si è ritrovata, in questi giorni, gran parte della popolazione di Porto Ercole riguardo alla possibilità che il Comune di Monte Argentario potesse dare in concessione ad un privato gran parte della spiaggetta dell’Acqua Dolce, uno dei luoghi più incantevoli del promontorio cui i portercolesi sono molto legati. Da qualche giorno le voci di paese e le discussioni sui social network si so sono allargate a macchia d’olio, da quando sull’albo pretorio del Comune è apparso un avviso relativo ad una richiesta di una società per una concessione di 800 metri quadrati da rilasciare relativamente a quel luogo.
Un documento in cui molti paesani hanno ravvisato la sicurezza di tale accadimento e si sono mobilitati per poter provare a fare opposizione. In quel luogo, già in passato, esisteva una piccola concessione di poche decine di metri quadrati che non aveva mai creato allarmismi popolari. A placare gli animi giungono le parole di Arturo Cerulli: «Non sarà rilasciata nessuna concessione di dimensioni tali da coprire tutta la zona dell’Acqua Dolce – spiega il sindaco – in passato c’era già un’autorizzazione del genere ed anche in futuro si parlerà dello stesso ordine di grandezza. Ma quest’anno c’era più di una domanda per quel luogo – conclude – e per questo è apparso sull’albo un altro documento che riguarda l’iter burocratico cui siamo tenuti ad attenerci».