Torna l’appuntamento con la rubrica de IlGiunco.net “Hello Web, la comunicazione al tempo di internet”. «Mark Zuckerberg è il nuovo Grande Fratello.»
a cura di Marco Gasparri*
Neppure una settimana fa la giapponese Rakuten ha speso quasi un miliardo di dollari per accaparrassi Viber, a dimostrazione che la messaggistica mobile è vista da molti come un settore promettente e capace di offrire molte opportunità di crescita.
Negli scorsi giorni è stata la volta del grande annuncio che Facebook ha comprato Whatsapp per la bellezza di 19 miliardi di dollari: è la cifra più alta mai pagata per una startup non quotata in borsa. Mark Zuckerberg ha subito affermato che non intende cambiare minimamente il servizio di messaggistica più usato del pianeta. Whatsapp resterà invariato ed autonomo così come lo è già Instagram.
Sul blog ufficiale di Whatsapp, il CEO Koum ha voluto precisare che i termini dell’accordo prevedono che la sua azienda resti un’entità indipendente e quindi non cambierà formato, prezzo (1 dollaro l’anno), e continuerà a fare a meno di pubblicità che potrebbe influenzare negativamente il servizio stesso. Oggi Whatsapp consegna miliardi di messaggi al giorno a milioni di utenti, di fatto soppiantando gli SMS, a un costo irrisorio.
Da questo grande esborso Facebook guadagna un’enorme fetta di mercato nel campo della messaggistica in Europa e Sudamerica, visto che, a parte il Nordamerica dove la messaggistica Facebook gode di una certa popolarità, nel resto del mondo arranca dietro Whatsapp, WeChat, KaKao, LINE, SnapChat.
Inoltre, come già sottolineato in una altra puntata di questa rubrica, Whatsapp gode di ampia popolarità tra i giovani. Le centinaia di milioni di utenti Whatsapp sono arrivati tutti tramite passaparola, segno che il servizio è ben realizzato e funziona. Se Facebook era in cerca di uno strumento per ampliare le capacità comunicativa non avrebbe potuto scegliere di meglio.
Mi pare oltremodo difficile che Facebook possa aver deciso di pagare 19 miliardi di dollari senza aver già in mente un modo per far fruttare questo investimento colossale. In futuro di sicuro sarà possibile scambiarsi messaggi tra Facebook e Whatsapp, così come non è improbabile che i numeri di telefono registrati da Whatsapp entrino in qualche modo nel database delle informazioni inserite e gestite da Facebook nei propri profili. Insomma la ricchezza di oggi sono i dati, le statistiche e le indagini sulle abitudini degli utenti. Con Whatsapp Mark Zuckerberg diventa davvero il nuovo Grande Fratello.
* Marco Gasparri (nella foto in alto) è Direttore di Studio Kalimero, agenzia di marketing e comunicazione. Presidente dei Giovani Imprenditori di CNA si impegna da sempre nella divulgazione del sapere legato alla comunicazione, al marketing, al software libero.