di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Dal convengo promosso da Federconsumatori al corso di formazione per volontari. La figura dell’amministratore di sostegno si avvale di un percorso aggiuntivo che porta ad una maggiore attenzione verso il sociale. L’importanza di una figura giuridica alternativa al tutore o al curatore è stata al centro di un convegno promosso a Grosseto dalla Federconsumatori: adesso le testimonianze degli ospiti di quell’incontro sono state raccolte e presto prenderà il via un corso di formazione per volontari che intendono diventare amministratori di sostegno. L’amministratore di sostegno è una figura giuridica nominata dal giudice tutelare per affiancare un soggetto debole nella cura dei propri interessi economici e non solo. Solo a Grosseto sono 60 i casi conclamati che ricadono sulla figura del sindaco, ma il dato è amplificato se prendiamo in considerazione la provincia: «La nostra provincia è la più anziana della Toscana – precisa Giuseppe De Martis, presidente della Federconsumatori di Grosseto – il numero degli anziani fragili, a rischio non autosufficienza, si attesta intorno alle 800o persone, circa 4250 sono quelle non autosufficienti, di cui 1800 gravi. Numeri che non possono essere sottovalutati e chi ci hanno spinto a ad affrontare il problema pubblicamente. In futuro contiamo di arrivare, attraverso le normative, a dare un riconoscimento a questa funzione sociale, verso la quale non viene corrisposta nessuna risorsa. Voglio sottolineare che l’iniziativa lanciata oggi è una delle prime esperienze a livello nazionale».
I compiti dell’amministratore, diversi da caso a caso e specificati nel decreto di nomina emesso dal giudice, possono spaziare dall’assistenza nella gestione del patrimonio e delle risorse economiche alla tenuta dei rapporti con l’autorità sanitaria per la prestazione di consensi sulle cure e le terapie. «Nominare un amministratore di sostegno – ha precisato il sindaco Emilio Bonifazi, presidente della Società della Salute grossetana – è un modo per mantenere la dignità della persona e allo stesso tempo cercare di non sovraccaricare il sistema dei servizi socio sanitari e socio assistenziali che sta facendo i conti con risorse sempre più scarse». Per questo assume grande importanza il corso di formazione destinato ai volontari: «Al momento non è facile ricevere risposte in questo senso, dato che si tratta di volontariato puro – precisa il direttore di Coeso SdS Fabrizio Boldrini -. Al momento abbiamo 18 iscritti che è un buon risultato, puntiamo ad arrivare a 30 per il corso che inizierà a marzo».
Il corso, della durata complessiva di 32 ore, sarà tenuto da esperti e avvocati dei Fori di Firenze e Grosseto, e servirà a definire il quadro normativo, il sistema dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, le modalità di relazione con il beneficiario, i suoi familiari ed i servizi, e altri aspetti amministrativi e gestionali, come gli obblighi e le responsabilità nella gestione degli interessi patrimoniali del beneficiario. Le persone interessate a partecipare possono rivolgersi al Coeso, scrivendo a info@coesoareagr.it. «Questo strumento – conclude Daniele Testi, direttore amministrativo della Asl 9 – è di grande importanza anche per l’azienda sanitaria, perché può rappresentare un sostegno importante anche nel processo assistenziale sanitario, che spesso è connesso a quello sociale».