di Lorenzo Falconi
GROSSETO ā Donare fa bene a se stessi, alla salute e fa sentire piĆ¹ integrati e vicini alla comunitĆ . Con questo spirito i militari del reggimento Savoia Cavalleria si sono recati presso il centro trasfusionale dellāospedale di Grosseto per una donazione di sangue. Un accordo, quello stretto tra i militari e lāAvis che porterĆ in dote 195 donatori da parte delle forze armate. Di questi, solo 63 erano giĆ donatori abitudinari, mentre gli altri 132 saranno nuovi frequentatori del centro trasfusionale. Un passo in avanti importante, soprattutto perchĆ© in genere donatore richiama donatore e, attraverso questo esempio, il numero ĆØ destinato a crescere anche allāinterno della āfamigliaā del Savoia, al punto che si sta pensando ad una apposita sezione Avis appartenente al reggimento. Lāidea ĆØ stata lanciata durante lāiniziativa e subito ben accolta, ĆØ quindi possibile che venga formalizzata nei prossimi mesi. Ā«Sono orgoglioso della risposta fornita dai miei soldati ā spiega il comandante Enrico Barduani (a destra nella foto in basso) -. Portare in dote 195 donatori significa che un terzo del nostro personale si ĆØ aperto a questa possibilitĆ e a questo gesto nobile. Eā il segno tangibile della nostra vicinanza nei confronti della cittĆ e anche un gesto di ringraziamento per come siamo accolti quotidianamente, con lāaffetto e il calore tipico della gente di MaremmaĀ».
Soddisfazione ĆØ stata espressa anche dallāAvis che da tempo sta stringendo rapporti sempre piĆ¹ stretti con le forze armate e dellāordine. GiĆ in passato, iniziative simili, erano state intraprese con la Polizia di Stato e la municipale. Ā«Il coinvolgimento dei militari rappresenta unāazione determinante che esprime vicinanza al territorio ā osserva il presidente provinciale di Avis Carlo Sestini -, con una doppia valenza che si estende dallāintegrazione alla solidarietĆ ancor piĆ¹ partecipata nei confronti della comunitĆ . Contiamo di rendere un servizio importante al Savoia Cavalleria, perchĆ© diventando donatori ĆØ possibile effettuare un continuo check up sul proprio stato di salute. In futuro cercheremo di fare in modo che i rapporti siano ancora piĆ¹ stretti con tutte le realtĆ del territorioĀ».