MAGLIANO IN TOSCANA – «A Magliano in Toscana serve un cambio di rotta, il vecchio modo di fare politica ha stancato e prodotto danni al territorio». A parlare è Salvatore Condipodaro Marchetta, candidato a sindaco per la lista civica Amministra con noi che si scaglia contro il candidato di Sel alle primarie Eva Bonini definendo il vicesindaco un «esempio palese di questo modo di amministrare. Il contributo che la stessa ha dato allo sviluppo economico di Magliano i cittadini lo hanno potuto constatare durante l’ultima legislatura: dal 2011 ad oggi sono stati spesi circa 600 mila euro per costruire, proprio nella frazione dove il vice sindaco abita, il palazzo Posarelli, chiamato anche “Casa della cultura”».
«Non si capisce, né si è mai capito – prosegue Condipodaro -, il motivo per cui in un piccolo centro, siano stati spesi così tanti soldi pubblici per realizzare un edificio che con ogni probabilità si trasformerà nei prossimi mesi in una cattedrale nel deserto. Lungi da me pensare che la cultura sia un settore da non tenere in considerazione, anzi tutt’altro. Ma spendere 600mila euro per costruire un mausoleo che poco si confà con il territorio e che non risponde affatto alle esigenze della comunità, per di più non provvedendo alla sistemazione delle strade comunali (esigenza forse più immediata rispetto alla ‘Casa della cultura’), non è affatto sintomo di una buona amministrazione. A Montiano non ho incontrato un solo cittadino del parere che quella struttura fosse stata necessaria».
«Contemporaneamente nel 2011 la giunta comunale introduceva l’addizionale Irpef al 0,75% su redditi da 7mila 500 euro in su, portata l’anno dopo all’1,40% – precisa il candidato della lista civica -: una scelta contestabile sicuramente se poi di contro si spendono 600mila euro per un solo intervento non apprezzato dai cittadini. La politica della candidata Sel è talmente trasparente che il 13 ottobre del 2013, durante l’incontro con la prima commissione regionale a Grosseto, senza che avesse avuto un mandato né della giunta né dei cittadini, ha ritenuto opportuno dichiarare che Magliano in Toscana è favorevole ad una aggregazione con Orbetello, Monte Argentario e Capalbio, quando l’argomento mai è stato affrontato. Attualmente (anche in questo caso senza la partecipazione degli abitanti quali diretti interessati), si sta tentando di trasferire il comando della polizia municipale (presidio utilissimo in un piccolo centro) da Magliano in Toscana a Orbetello. Naturalmente tutto per il bene dei cittadini! Io credo che stavolta i maglianesi cambieranno rotta».