di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Sono 20 i beni scelti tra quelli già disponibili negli elenchi dello Stato, altri 9 quelli richiesti dal Comune. A seguito del decreto sul federalismo demaniale, l’amministrazione comunale di Grosseto si è attivata per presentare domanda di attribuzione dei beni immobili statali a titolo non oneroso. Nell’elenco dei beni già disponibili spiccano parte del palazzo ex intendenza di Finanza nell’area di Corso Carducci, l’area ex Demanio Militare nella zona cittadina del “Tiro a Segno”, un magazzino in via Tripoli, una serie di ex corsi d’acqua. Immobili sono previsti anche per Marina di Grosseto: un’area di pertinenza del Forte San Rocco ad uso parcheggio, alcuni terreni sulla strada della Trappola e altri sul lato destro del Canale San Rocco.
Nel secondo caso, quello delle richieste fatte solo dall’amministrazione comunale rispetto a beni non inseriti nell’elenco delle disponibilità da parte dello Stato, ci sono: il Forte San Rocco a Marina, la rotatoria stradale che ospita il monumento “del Badilante”, l’area dell’ex canale Diversivo, il campo di calcio di Istia d’Ombrone e porzioni di terreni in località La Barca ad Alberese, sul fiume Ombrone. E ancora Marina di Grosseto con l’area Peep già edificata nella zona interessata anche da tutta una serie di opere di urbanizzazione, relativa alle vie Vergari, Parini e delle Dune sul lato sinistro del Canale SanRocco. Infine alcuni fondi commerciali di Corso Carducci, presso l’edificio del Genio Civile e varie altre porzioni d’immobili statali. «Dobbiamo uscire da situazioni in cui non siamo autorizzati ad intervenire su aree non nostre o dobbiamo farlo a spese comunali quando sono dello Stato – spiega il sindaco Bonifazi -. La città può trovare attraverso questo percorso numerose forme di rilancio e recupero di strutture a rischio abbandono, ed è possibile individuare risorse per riqualificarne altre. Adesso è importante che lo Stato ci dia il via libera, perché i progetti in testa noi li abbiamo e, in base a questi, abbiamo anche definito parte del regolamento urbanistico».
Tempistiche che al momento si sono allungate, perché una risposta era attesa già dal primo febbraio ma è stato fatto presente che c’è un ritardo dovuto a circa 9000 domande presentate a livello nazionale. In attesa del via libera, ecco quindi alcuni progetti che potrebbero essere realizzati a Grosseto. Un parco attrezzato per pedoni e ciclisti al Diversivo. Si potrà intervenire con la messa in sicurezza della viabilità, unendo quartieri diversi, con il rafforzamento dell’illuminazione pubblica, spesso anche mancante, oltre che con arredi multifunzionali all’interno di quella che sarebbe un’area a verde pubblico attrezzato e percorsa da attraversamenti pedonali, ma anche artistici e culturali, piste ciclabili e zone sportive. Tutto già definito nel regolamento urbanistico vigente.
Per quanto riguarda le porzioni di terreni in località “LaBarca”, presso Alberese, la finalità è quella di realizzare il ponte pedonale, ciclabile ed equestre di attraversamento dell’Ombrone, per il quale esiste già il progetto e l’ipotesi di copertura finanziaria. Mentre per il campo di calcio di Istia d’Ombrone, il suo completo passaggio nella disponibilità comunale consentirebbe finalmente di accatastarlo regolarmente, ottenerne l’agibilità ed eseguire i necessari interventi manutentivi. La Fortezza di Marina potrebbe diventare un centro civico e culturale, un Museo multimediale del Mare con spazi ludici e sociali a disposizione della frazione balneare, dei numerosi turisti e delle scolaresche. Sul mercato potrebbero invece essere messi altri immobili come il palazzo ex intendenza di Finanza nell’area di Corso Carducci e l’ex area del Demanio Militare nella zona del “Tiro a Segno”.