di Daniele Reali
SCARLINO – «La Toscana e la Maremma non possono franare per colpa dei vincoli europei e di Maastricht». È furioso con il governo e con il parlamento Enrico Rossi (nella foto) quando di fronte ai giornalisti, che ha deciso di incontrare a Scarlino durante la sua visita dedicata alle Colline Metallifere, parla dei danni delle alluvioni degli ultimi anni e delle azioni della regione per mettere in sicurezza il territorio.
«C’è bisogno di una svolta – aggiunge Rossi – ma da soli non ce la possiamo fare. Nei prossimi giorni incontrerò i sindaci di tutti i comuni colpiti dalle alluvioni, i presidenti di provincia e i parlamentari. In quell’occasione chiederò ancora un intervento dello Stato». La regione dal 2010 ad oggi ha messo in campo circa 350 milioni per l’assetto idrogeologico della Toscana. Solo per gli effetti dell’alluvione che colpirono la Maremma nel 2012 ha destinato 52 milioni di euro. «Risorse che non bastano: anche per il 2014 abbiamo deciso di investire 50 milioni, ma ne servirebbero almeno altri 50 da parte del governo».
L’obiettivo è quello di poter utilizzare 100 milioni all’anno per dieci anni: 50 dalla regione e 50 dallo Stato. «Adesso, dopo gli ultimi danni, c’è bisogno di fare gli interventi di somma urgenza: vanno fatti anche senza copertura finanziaria. Io sarò al fianco dei sindaci qualora gli interventi vengano contestati dalla Corte dei Conti. La nostra regione non può franare».
La proposta che arriva dalla giunta regionale, che in questi giorni ha girato la Toscana colpita dal maltempo, è di destinare da parte dello Stato un miliardo di euro per mettere in sicurezza l’Italia. «È una proposta seria e ragionevole, alla Toscana toccherebbero 60 milioni». Una proposta che dopo averla fatta a Monti e a Letta senza ottenere risposte, Rossi la gira al premier in pectore Matteo Renzi. «Se sarà lui a guidare il governo chiedo che dia risposte a questa situazione».
La vicenda dei rimborsi – Anche sui risarcimenti attesi dalle famiglie e dalle aziende che hanno subito i danni Enrico Rossi se la prende con il governo e con le scelte fatte recentemente. Posizioni in netto contrasto e che «fanno differenze tra i cittadini». «Mi dispiace – dice Rossi – che i comitati dei territori alluvionati se la prendano con la regione: noi abbiamo fatto tutto il possibile. Anche il contributo di solidarietà che abbiamo deciso di dare alle famiglie deve essere considerato un aiuto. I rimborsi li deve erogare lo Stato, noi non abbiamo risorse».
All’incontro con Rossi erano presenti anche i sindaci di Follonica, Scarlino, Monterotondo Marittimo, Massa Marittima.