GROSSETO – La Filcams Cgil di Grosseto, intende fare chiarezza sulla sua posizione nei riguardi della vicenda Farmacie Comunali Riunite. «Come più volte dichiarato nei mesi scorsi la nostra federazione sindacale è sempre stata contraria ad una vendita della proprietà della FCR, sia come blocco unico che, tantomeno, delle varie farmacie singolarmente – precisa il segretario Andrea Ferretti -. Questo sia perché non condividiamo nel merito la logica della privatizzazione di un servizio pubblico che ha rilevanza sociale, sia perché eravamo preoccupati della sorte dei lavoratori attualmente in organico».
«L’ipotesi di dare la totale gestione ad un nuovo soggetto privato, quello che era stato previsto di realizzare con delibera del consiglio comunale, non ci ha visto prendere posizioni forti se non chiedendo di partecipare alla stesura di una clausola sociale che tutelasse i dipendenti. Richiesta che, pur dopo vari incontri, è stata totalmente disattesa prevedendo una clausola di salvaguardia largamente insufficiente a garantire gli attuali livelli occupazionali ed economici – proseguono dal sindacato -. Per questo non ci sentiamo minimamente responsabili del fatto che alla fine l’asta è andata deserta. Cosa che, per altro, è successa in buona parte del nostro paese per vendite simili».
«In ogni caso, vista la situazione ad oggi, quello che torniamo a chiedere al Comune è di puntare, senza più perdere tempo, sul rilancio di un’azienda che potrebbe ottenere fatturati molto maggiori di quelli attuali. Non chiediamo al Comune di fare il farmacista, come ha detto il sindaco Bonifazi, ma di studiare un programma di rilancio valorizzando un organico composto da persone orgogliose di far parte di questa struttura e sempre pronte a dimostrarlo nel momento del bisogno – osserva Ferretti -. Lavoratori sempre più preoccupati da poco proficue “liti” al vertice ma pronti, ancora una volta, a rimboccarsi le maniche e fare la loro parte. Rilancio che va realizzato facendo pressioni anche sul socio privato che, così come confermato anche dalla dirigenza della FCR, da troppi mesi ha bloccato qualsiasi investimento necessario in funzione di una possibile vendita di tutto il pacchetto provocando anche una ulteriore perdita di mercato e di incassi in un momento economico globale difficilissimo a danno della collettività e dei dipendenti stessi».
«Chiediamo inoltre al Comune e alla dirigenza della FCR di convocarci quanto prima per discutere di tutto ciò che riguarda l’organizzazione del lavoro e dei lavoratori in modo da concordare tutti gli interventi necessari – conclude il segretario di Filcams Cgil Grosseto -, nel rispetto delle norme di legge e del contratto nazionale, atti a fare di nuovo di questa azienda un fiore all’occhiello della collettività grossetana».