FOLLONICA – “Zero cinque sei sei”, ispirato al prefisso telefonico di Follonica, sarà uno dei punti di forza della campagna per le primarie di Andrea Benini.
Ad ogni numero il candidato ha associato in sintesi alcuni punti del progetto per la città. «Si inizia con zero “contentini”, che equivale a zero poltrone. «Se perderò – spiega Benini – non assumerò nessun ruolo nella prossima auspicabile giunta di centrosinistra: la politica deve tornare a essere un impegno civile e non un metodo per distribuire incarichi».
Cinque sono invece le abitudini da perdere: basta con la politica che si parla addosso, nessun assessorato alla partecipazione ma cinque assessori immersi nella vita della città, al bando i ritardi degli interventi, niente svendite. Per finire Benini vuole eliminare i personalismi: «Nessuno si salva da solo – spiega il candidato – questa è l’epoca del noi».
Sei sono invece gli obiettivi da raggiungere subito: il primo è completare e promuovere il Parco Centrale come cuore pulsante della città, prevedendo una card unica per tutti i musei, anche in una visione sovra-comunale. Può essere una grande attrattiva per il turismo, ma allo stesso tempo il Parco Centrale deve vivere il quotidiano: niente più edifici vecchi, bisogna puntare sulla riqualificazione e sui progetti di social-housing. Secondo obiettivo: passare dallo straordinario all’ordinario, il decoro deve essere all’ordine del giorno. “Voglio scommettere – dice Benini – sulla cura della città investendo più soldi, utilizzando anche parte dell’imposta di soggiorno. L’intento è individuare un gruppo operativo di segnalazione e intervento con una attenzione speciale alla pineta di Ponente”. Il terzo obiettivo riguarda il lavoro: facilitare le nuove imprese e semplificare la burocrazia, aprire un Centro servizi per start-up d’impresa, che promuova produzioni locali e un tavolo operativo che riunisca tutti i soggetti interessati. Il quarto punto è dedicato alle scuole: definire subito il progetto del nuovo campus all’interno del Parco Centrale. Il quinto obiettivo si propone di impreziosire l’attuale: valorizzare il polo nautico per i diportisti e gli sportivi, puntare sulle nostre produzioni locali e le tante eccellenze enogastronomiche. Tutte risorse preziose per il turismo. Il sesto obiettivo riguarda la sanità: creare la Casa della Salute con l’ampliamento dei servizi di primo soccorso e la ristrutturazione funzionale della pediatria di famiglia e ambulatoriale.
A chiudere il riassunto del programma ci sono i sei impedimenti da rimuovere: meno burocrazia per le imprese e i cittadini rendendo più fluida la collaborazione con il Comune. Via anche le difficoltà per riqualificare gli alberghi: diamo la possibilità a chi, generando ricchezza e occupazione, vuol migliorare le strutture ricettive con agevolazioni e aumento di posti letto. Da cancellare gli ostacoli per l’ampliamento della raccolta differenziata, che devono lasciare spazio all’estensione del progetto a nuovi quartieri. Stop anche alla mobilità “vecchia”, puntando sulla sostenibilità, un efficiente sistema di parcheggi, collegamenti con bus elettrici, continuità dei percorsi ciclabili. Basta con la paura che paralizza la società: creare fiducia con politiche di inclusione, di riconoscimento di giustizia e cittadinanza. E, infine, basta anche pensare alla cultura come a un lusso a cui si può rinunciare: deve rappresentare il cuore e l’anima della città, oltreché una grande opportunità economica e occupazionale.