FIRENZE – «La Toscana e la Maremma sono funestate da continue frane e alluvioni ma il Governo, di fronte a tanta fragilità e sofferenza, continua a tergiversare, stanziando soltanto briciole e non contribuendo in maniera decisiva a mettere in sicurezza alcuni fra i territori più prestigiosi d’Italia. Siamo stanchi della carità, siamo stanchi di assistere impotenti all’ennesima tragedia, stavolta nel Comune di Santa Fiora. E’ il momento di concretezza oppure la Maremma e la Toscana non smetteranno di essere vittime incolpevoli». Così la deputata toscana di Sel Marisa Nicchi, che ha depositato un’interrogazione a risposta immediata al ministero dell’Ambiente per chiedere «quali soluzioni finanziarie intenda mettere in campo il Governo per la messa in sicurezza del territorio toscano non solo per fronteggiare l’emergenza contingente ma per la cura e la manutenzione ordinaria del territorio in modo da scongiurare future e ulteriori catastrofi in un’area che presenta molte fragilità ambientali».
«Ammontano ad oltre 500 milioni i danni causati dalle alluvioni negli ultimi due anni in Toscana – continua l’Onorevole Nicchi – ma, come ricordato anche dal Sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis, lo Stato ha finora stanziato soltanto 50 milioni. Sono cifre insufficienti, che vanno incrementate al più presto per evitare altri disastri. Oggi la frana nel grossetano, pochi giorni fa il crollo delle mura di Volterra. E poi la Valdera, la Garfagnana, tutta la Maremma, il Mugello. Il Governo – conclude l’Onorevole Nicchi – non può stare a guardare mentre noi affondiamo».