GROSSETO – «Gli infermieri stanno vivendo una situazione di estremo disagioche rischia di abbassare la qualità di assistenza fornita». Lo sostiene l’Ipasvi – infermieri professionali assistenti sanitari vigilatrici d’infanzia, parlando della situazione della Asl 9. «C’è bisogno di una drastica rivalutazione del rapporto infermieri/pazienti. Sempre più spesso il carico di tutto si sta spostando sull’attività interna di reparto. Nel 2014 viviamo ancora in un contesto non informatizzato, per ogni utente si vanno a compilare decine di pagine che rendono i dati ridondanti. A chi giova tutto questo?»
«I processi vanno semplificati – prosegue Nicola Draoli, presidente consiglio direttivo provinciale Ipasvi – ogni giorno assistiamo a realtà operative dove di effettuano, per turno, anche sei dimissioni e sei ricoveri e questo non può non entrare nell’impatto di calcolo del fabbisogno infermieristico. Se poi ci aggiungiamo che ai tanti colleghi che oltre al loro lavoro svolgono i ruoli di animatori di formazione e facilitatori del rischio clinico non viene riconosciuto niente a fronte degli aumentati impegni, che si assiste a spostamenti improvvisi di personale già formato in un dato setting e che ha acquisito competenze specifiche, il quadro di sfiducia è delineato. Chiediamo alla istituzioni e alla politica di farsi carico di queste problematiche con urgenza».