di Lorenzo Falconi
GROSSETO – «In dodici anni di esercizio le farmacie comunali riunite hanno sempre prodotto utili». Parte dall’aspetto economico il presidente Mauro Giomi (nella foto) per fare chiarezza sulla vicenda che in questi giorni ha riguardato sia le dichiarazioni del sindaco Emilio Bonifazi che la presa di posizione di una parte dei dipendenti, come riportato sul Giunco.net. «E’ un andamento in controtendenza con molte realtà – spiega il presidente della farmacie comunali riunite – e a questo bisogna aggiungere che anche il bilancio del 2013 sarà chiuso in attivo». Ma la questione non è solo economica, come Giomi tende a precisare, perché anche l’aspetto sociale vuole la sua parte: «Molte iniziative rivolte ai cittadini sono state fatte dalle FCR, come il ciclo di conferenze relative alla conoscenza dei farmaci generici e del loro uso corretto, oppure l’accordo stipulato con l’Asl per gli ausili medico-sanitari e l’assistenza integrativa».
Ma allora le difficoltà di gestione dell’ultimo periodo, da dove si sono generate? Su questo argomento Mauro Giomi ha un suo punto di vista: «Negli ultimi 12 mesi le difficoltà operative sono derivate dallo stato di incertezza relativo al futuro dell’azienda, per la ben nota vicenda “vendita” che di fatto ha bloccato tutti i progetti e i programmi futuri». Progetti che però, una volta evitata la cessione, dovrebbero riattivarsi: «In tempi brevissimi andrà a regime completo la questione degli acquisti centralizzati che al momento riguarda solo 2 delle 5 farmacie comunali – precisa Giomi -. Diventerà attiva la modifica dello svolgimento del servizio notturno nella farmacia di via dei Mille, con l’utilizzo di un solo farmacista, aspetto che consentirà di ottimizzare l’orario giornaliero. Per quanto riguarda l’uso dei contratti a tempo determinato, invece, è stato regolamentato dall’attuale CdA, in modo che non possano più nascere contenziosi come negli anni precedenti. Basti pensare che per formare la graduatoria dei farmacisti a tempo determinato è stato fatto un concorso, così come avvenuto nella stragrande maggioranza delle assunzioni a tempo indeterminato che hanno permesso all’azienda di avere un personale dipendente di alto profilo. Inoltre occorre precisare che come partecipata del Comune non possiamo assumere a tempo indeterminato, ma possiamo fare ricorso ai contratti a termine».
In ogni caso Mauro Giomi, che concluderà il suo mandato tra due mesi, non si pronuncia sul futuro della carica di presidente, oggetto di una personale valutazione, ma chiude la vicenda relativa alla gestione delle FCR con una riflessione: «Migliorare si può, ma per farlo occorre investire e negli ultimi tempi questo non è stato possibile, perché con la questione della vendita abbiamo subito un congelamento. Per il resto sono dell’idea che si arriva ai risultati attraverso la collaborazione totale di tutte le parti in campo».