di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Nuovi elementi emergono nella vicenda relativa al caso di Claudio Buso (nella foto), l’allenatore dei giovanissimi del Casotto Marina squalificato per 45 giorni dopo ave prestato soccorso ad un giocatore infortunato, entrando sul rettangolo di gioco senza autorizzazione del direttore di gara. La squalifica di Buso, confermata poi dopo il ricorso effettuato dalla società di calcio, potrebbe essere, in ogni caso, non del tutto definitiva. A riaprire il caso, infatti, potrebbe pensare il presidente della Figc Giancarlo Abete, disposto a chiedere il riesame alla Corte di giustizia federale. Se la procedura verrà confermata, alla vicenda si aggiungerebbe un nuovo capitolo piuttosto clamoroso e soprattutto inedito.
Anche il vicesindaco e assessore allo sport di Grosseto Paolo Borghi, intanto, interviene sulla vicenda: «Comprendo che non sia una cosa semplice andare contro i regolamenti – dichiara -, però in certe situazioni andrebbe analizzato con più cura il lato umano della vicenda. Al posto di Buso, anch’io avrei agito in quel modo».