di Annalisa Mastellone
FOLLONICA – Ecco la pagina dello speciale carnevale dedicata la rione “Chiesa”.
CARRO – “Maremma ladra, ma-forse…” è il titolo del gigante del rione Chiesa, che ha preso come spunto un’imprecazione tipica di queste parti per descrivere una Maremma d’altri tempi, quando era terra di briganti. Il più famoso di loro è stato senza dubbio Domenico Tiburzi, diventato una leggenda tra i grossetani, pastore e buttero del 1.800 considerato simbolo della ribellione contro la sopraffazione dei ricchi per la difesa dei poveri. E’ lui che sovrasta la scena del carro biancorosso: con la sua folta barba, in braccio l’inseparabile fucile e in vita una cinta di munizioni, cavalca un toro maremmano, tra giganti zanzare che fanno da richiamo alle originarie paludi, a quei tempi in cui la malaria “rubava gli affetti” spietata. Ed ecco perché “Maremma ladra”.
“L’imprecazione – ha detto Luigi Moroni, alla guida del rione Chiesa – può darsi sia nata dalla presenza dei briganti, ma forse ha più ragion d’essere se riferita alla natura, bella e selvaggia, e al tempo stesso ostile della Maremma, alla malaria che mieteva vittime a non finire. Come recita una canzone popolare: l’uccello che ci va perde la penna, io ci ho perduto una persona cara”.
Ma poi, questa terra “amara” si è trasformata grazie all’ostinazione e alla caparbietà della sua gente, raffigurate dal toro con la lingua tra i denti che ben descrive il duro lavoro fatto per portare la Maremma a essere quello che è oggi, un paesaggio ricco di bellezze simboleggiato dagli enormi girasoli che ne invadono le campagne.
“E forse – aggiunge il presidente – nonostante le difficoltà la gente era più unita, socializzava, si aiutava di più, c’era ad esempio lo “scambio d’opra” come si usava dire per il lavoro nei campi; e poi, le feste sull’aia o nei borghi, ogni occasione era buona per stare insieme. Oggi invece che abbiamo tutto, l’individualismo la fa da padrone, tanto che spesso non conosciamo nemmeno il nostro vicino di casa”. Altro aspetto questo che viene ricordato sul carro dalle “villanelle”, che insieme al Tiburzi circondato da zanzare e al toro in primo piano completa il significato dell’allegoria proposta quest’anno dal rione Chiesa, un invito a ritrovarsi nei valori della Maremma che fu, quella comunità solidale che voleva per tutti un futuro migliore.
PALMARES – Quello dei biancorossi è tra i primi rioni nati col Carnevale di Follonica. Nel suo medagliere figurano 3 vittorie per “miglior carro”, arrivate nel 2002 con “Internet mania”, poi nel 2003 con “Nel paese delle paure” e l’ultima nel 2009 con “La lampada magica”. Alle bellezze del rione Chiesa sono andate invece corona e scettro di Miss Carnevale nel 1993 con Roberta Pandolfo, nel 1996 con Lara Lorenzi, nel 2003 con Elita Candiotta, e nel 2004 con Selene Papini.
REGINETTA – Promette di rappresentare al meglio la Maremma sul carro dei biancorossi, spinta da una passione per il carnevale che la anima da quando era bambina. Si chiama Giulia Cardellini, ha 23 anni e nelle vesti di una “brigantessa” sfilerà nel corteo carnevalesco alla conquista di pubblico e giuria. Follonichese doc, l’aspirante Miss è diplomata e lavora come commessa in un negozio di abbigliamento del centro cittadino.
“Faccio parte del Carnevale da quando ero piccola – ha spiegato Giulia -. Questa grandissima passione mi è stata trasmessa da mio nonno che da bimba mi portava nei capannoni a vedere la costruzione dei carri quando ancora si trovavano tutti all’interno dell’ex Ilva. E crescendo ho portato dentro di me questa forte passione. Poi 3 anni fa mi è stato proposto di entrare a far parte del mio rione attuale, il rione Chiesa”.
Giulia ha fatto per 10 anni ginnastica ritmica accompagnata dalla danza nei vari generi e ancora oggi adora ballare, uno dei suoi hobby preferiti insieme alla musica e al canto, che ama in maniera speciale. Per questo non vede l’ora danzare sul carro e sfoderare le sue “doti” di Reginetta. Com’è arrivata la proposta? “Mi è stato chiesto fin da subito – ha detto – da Renata Marchionni, una persona molto importante del mio rione. Ed eccomi qui a rappresentarlo, farò del mio meglio”. Poi svela alcuni particolari dei costumi. “Il nostro carro e i nostri abiti rappresentano al meglio la nostra terra, la Maremma. E io, sarò una brigantessa scatenata e pronta a stupirvi e coinvolgervi: divertire e divertirmi è il mio unico obiettivo”.
ORGANIGRAMMA – Il team dei biancorossi guidato da Luigi Moroni è composto da: Silvia e Cristina Parrini che sono le bozzettiste, mentre i carristi sono Remo Mariotti, Giampiero Larini, Marcello Fiorenzoni, Roberto Riccucci, Stefano Ramazzotti, Luigi De Marco, Marco Larini, Michele di Iorio, Carmine d’Archi e Renzo Cianchi. A lavoro in sartoria invece ci sono Renata Marchionni, Deanna Lotti, Michela Barcelli, Marisa De Marco, Loriana Bolognesi, Luisa Passero e Manuela Cecchinelli.Il rione Chiesa parteciperà alle sfilate con una mascherata a terra di circa 45 figuranti che vedrà in prima fila Luisa Passero, Emanuela Cecchinelli, Alida Fabbro e Michela Barcelli. Maria Rita Giusti è la responsabile di trucco e acconciature della Reginetta Giulia Cardellini, che curerà inoltre le coreografie, e Ylenia Canepi, Carla Riccucci, Alessia Sani, Ilaria Pinto, Lisa Cocolli, Desireé Stanghellini, Letizia Tafi, Dasha Boh, Arianna Maglione, Ilaria Speroni, Caterina Toni, Michela Baldini, Ani Simian, Silvia Marconi, Benedetta Naldi, Laura Ferretti. Ad occuparsi delle musiche sarà Marco Larini. Alla guida del carro ci saranno Marco e Giampiero Larini.