GROSSETO – È la forma di tumore più diffusa nelle donne, tra le quali rappresenta il 29% delle patologie neoplastiche diagnosticate. Si tratta del tumore della mammella, che, tuttavia, se individuato, in tempo raggiunge alte percentuali di guarigione, anche senza ricorrere ad interventi demolitivi. Proprio per favorire la diagnosi precoce e il tempestivo intervento terapeutico, la Regione Toscana, attraverso le Aziende sanitarie, ha attivato programmi e protocolli per la prevenzione (gli screening), per la diagnosi, la cura, nonché per l’assistenza alle donne colpite da questa patologia, con la totale presa in carico delle pazienti in tempi molto rapidi e con accesso riservato.
Il day service “nodulo del seno” – Intanto, per rispondere all’esigenza di rapidità nella diagnosi, nel caso in cui si manifesti il sospetto della patologia (ad esempio, un nodulo al seno), nella Asl 9, a dicembre 2012, è partito il progetto regionale del day service “nodulo del seno”. Si tratta di un percorso diagnostico, rivolto alle donne che hanno oltre 40 anni, con l’obiettivo di fornire alle pazienti un accesso rapido agli esami necessari per la diagnosi. Rapido vuol dire da 1 a 7 giorni per il primo esame (mammografia); ulteriori 2-3 giorni se occorrono esami successivi; le pazienti sottoposte ad approfondimento diagnostico hanno una risposta sul loro stato di salute in 13 giorni.
Come funziona – Viene richiesto dal medico di famiglia o dallo specialista con un’unica prescrizione (nella quale viene riportata la dicitura day service “nodulo del seno”), mentre la prenotazione viene effettuata direttamente dalla paziente al Cup. L’appuntamento per l’esame di primo livello (la mammografia, che può essere eseguita a Grosseto, Massa Marittima o Orbetello) viene dato con un tempo di attesa da 1 a 7 giorni. Occorre precisare che per le donne sotto i 40 anni con sospetto nodulo al seno, l’esame di primo livello previsto dai protocolli sanitari è l’ecografia mammaria (che può essere eseguita in tutti gli ospedali della Asl 9), cui si accede con la prescrizione del medico di base o dello specialista (con la dicitura “ecografia mammaria” e classe di priorità “B”- breve).
Nel caso in cui sia necessario un approfondimento diagnostico, il percorso successivo è uguale in entrambe le fasce di età: l’esame ritenuto più idoneo viene eseguito all’ospedale Misericordia di Grosseto, nel giro di 2-3 giorni, senza la necessità di ulteriori prescrizioni mediche o prenotazioni.
Infine, se gli esami di secondo livello rilevano la presenza di un tumore, la paziente viene immediatamente valutata da un team di specialisti (il Gruppo oncologico multidisciplinare che comprende l’oncologo, il chirurgo, il radiologo, il radioterapista, il patologo, e, in questo caso anche il genetista clinico, lo psicologo, il fisioterapista) e presa in carico dall’Oncologia dell’ospedale di Grosseto per tutti i successivi trattamenti.
I dati di attività del primo anno per il day service “nodulo al seno”
Nel primo anno di attività, al primo dicembre 2013, il numero di pazienti per le quali è stato richiesto un day service “nodulo del seno” sono state 640. Di queste il 46.2 % con età inferiore a 50 anni, il 31.5 % nella fascia di età tra 50-69 anni, il 22.3 % oltre i 70 anni.
In 200 donne (31.2 %) è stato necessario un esame di approfondimento; in 106 (16.4 %) è stata effettuata una diagnosi oncologica.
Occorre precisare che, più in generale, i dati degli ultimi anni evidenziano una decisa diminuzione della mortalità per tumore della mammella (la sopravvivenza è aumentata fino al 90 %). Il Gruppo oncologico multidisciplinare della Asl 9, per questa patologia, ha in carico circa 200 pazienti all’anno, con un’incidenza, stimata attraverso il ricovero medio annuo, intorno ai 160 casi su 100.000.
La prevenzione del tumore della mammella
Per quanto riguarda, invece, la prevenzione, quindi in assenza del sospetto di patologia, nella Asl 9 è attivo il programma regionale di screening del tumore della mammella, rivolto alle donne tra i 50 e i 69 anni, che vengono invitate dall’Azienda ad effettuare, gratuitamente, la mammografia ogni 2 anni; affiancato, da alcuni mesi, anche dalla possibilità di effettuare l’esame genetico per valutare il rischio di sviluppare un tumore della mammella, nelle donne che hanno casi diagnosticati in famiglia.