MAGLIANO IN TOSCANA – «Ho deciso di mettermi in gioco: dopo cinque anni di vita amministrativa adesso sono pronto per ricoprire il ruolo di sindaco di Magliano». È direttamente Salvatore Condidoparo Marchetta a ufficializzare la sua candidatura. Correrà per la lista “Amministra con noi” che nel frattemppo ha visto l’uscita dei consiglieri comunali Diego Cinelli e Maurizio Gonnelli.
«Sicuramente avrei preferito che i due consiglieri avessero spiegato il motivo della loro scelta – dice Condidoparo –, ma come sempre è accaduto negli ultimi cinque anni, hanno scelto di tacere. Avrei voluto ascoltare da loro, insieme a chi ha posto in noi la fiducia, quale attività hanno svolto durante l’ultima legislatura, considerato che spesso sono stati assenti lasciando ad altri il compito di fare opposizione».
«Preferisco continuare il mio percorso con “Amministra con noi” – aggiunge Condidoparo – come ho fatto dal 2009 in poi, impegnandomi, stando in mezzo alla gente, ascoltando i problemi dei cittadini e aiutandoli nel trovare delle soluzioni».
«Sono convito che è mio dovere oggi continuare il lavoro cominciato cinque anni fa: per il bene del capoluogo e delle frazioni del Comune credo di dover fare un passo avanti e mettere le mie esperienze a disposizione in un altro ruolo, per questo mi candido come sindaco alle prossime amministrative».
«Quando venni eletto feci alcune promesse: in primo luogo dissi pubblicamente che non avrei deluso i miei elettori e che avrei svolto il mio mandato fino all’ultimo giorno della legislatura e così è stato. Promisi di mettermi a disposizione dei cittadini di tutto il comune di Magliano. Per fare solo alcuni esempi, mi sono occupato della situazione di via del Madonnino, dopo il crollo del Torrione: dove mio malgrado i lavori non sono iniziati e ancora dopo 15 mesi a Magliano attendiamo che dal Comune diano il via all’intervento».
«Ho seguito la realizzazione della “Casa della cultura”, una struttura inutile che ha portato via dalle casse comunali circa 300mila euro utilizzabili in altro modo. Sia chiaro, nessuno mette in dubbio l’importanza della cultura in una società civile ma un’amministrazione deve avere sempre presenti gli sviluppi di un progetto e le priorità: non serve solo costruire ma rendere vive le strutture. Quell’edificio sarà un peso per il futuro di Magliano e il timore di tanti è che diventi l’ennesima cattedrale nel deserto, un mausoleo politico».