a cura di Massimo Vigni
Decimo appuntamento con la nostra rubrica “Discount”, i dischi di ieri e di oggi. Questa puntata è dedicata a John Coltrane e al suo album “Ballads” – Impulse – del 1962.
Nel 1962 dopo album come Impressions, Crescent, Ascension, Africa/Brass, poco commerciali e mal digeriti anche dai fan più sfegatati, Coltrane decide di confrontarsi con un suo vecchio sogno: un album di standards , di cover diremmo oggi. Quello che ne esce è un disco bellissimo, dolce e con una malinconia che la voce del sax di Coltrane riesce a tirar fuori al meglio.
Insieme a lui tre fantastici musicisti: Elvin Jones alla batteria, McCoy Tyner al piano e Jim Garrison al basso, e l’alchimia è fatta. Brani come “Nancy “ o “ Say It” allargano l’anima e chi ha detto e forse dirà che sono commerciali e melensi, un po’ di deserto dentro di se lo deve avere! Pur amando album come Blue Train, Giant Steps o My Favorite Things, tutti da ascoltare e eventualmente acquistare Ballads rimane il mio favorito. La Impulse nel 2002 fa uscire una edizione rimasterizzata con un secondo cd di inediti, vivamente consigliata per la qualità sonora.
«Non c’è mai fine. Ci sono sempre dei suoni nuovi da immaginare, nuovi sentimenti da sperimentare. E c’è la necessità di purificare sempre più questi sentimenti, questi suoni, per arrivare ad immaginare allo stato puro ciò che abbiamo scoperto. In modo da riuscire a vedere con maggior chiarezza ciò che siamo. Solo così riusciamo a dare a chi ci ascolta l’essenza, il meglio di ciò che siamo».
«Voglio essere una forza del bene. In altre parole so che esistono forze del male, forze che arrecano sofferenza agli altri e miseria al mondo, ma io voglio essere una forza opposta. Io voglio essere la forza con la quale fare veramente del bene».
Traklist: say it / you don’t know what love is / too young to go steady / all or nothing at all / i wish i knew / what’s new / it’easy to remember / nancy
Per ascoltare: