di Daniele Reali
SCARLINO – È scattato dopo un’ora dall’allerta meteo il piano di protezione civile del comune di Scarlino. «Ho ricevuto il primo messaggio sulla criticità elevata intorno alle 13 di giovedì» spiega Maurizio Bizzarri. «Dopo un’ora il vicesindaco Marcello Stella aveva già emesso l’ordinanza di chiusura delle scuole e era stata attivata la rete dei controlli sul territorio».
Il sindaco Bizzarri ci tiene a ribadire proprio questo punto. «L’evento di giovedì 30 gennaio è stato eccezionale, ma la macchina dei soccorsi ha funzionato». Precisazioni che arrivano anche dal resto della giunta in risposta sopratutto alle critiche che sono piovute sull’amministrazione dalla Rinascita di Scarlino. «Quello dell’opposizione mi è sembrato un comportamento scorretto – ha aggiunto Bizzarri – era meglio darsi da fare che mettere in evidenza le cose che non hanno funzionato».
In particolare Bizzarri ha ricordato che grazie agli interventi messi in atto nei mesi scorsi la frazione di Scarlino Scalo è stata interessata in modo marginale dall’alluvione. «Si è evitato il peggio e limitato i disagi – ha detto Bizzarri – allo Scalo come a Santa Rosa. Anche al Puntone le nuove costruzioni non sono state interessate dagli allagamenti. Dal punto di vista urbanistico viene sempre tenuto conto del rischio idraulico».
E parlando di interventi a protezione nel territorio di Scarlino l’ingegner Roberto Micci ha confermato che entro marzo saranno completate le procedure per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle casse di laminazione del torrente Pecora. «Si tratta di un progetto da 7 milioni di euro seguito anche dal consorzio di bonifica Alta Maremma che servirà per limitare il rischio di alluvioni e allagamenti».
Il sindaco Bizzarri ha anche annunciato che insieme al primo cittadino di Follonica sta valutando l’ipotesi di querelare il comitato Parco Canile per diffamazione. «Sono state diffuse informazioni non corrette. Il canile non è stato allagato: nella foto del comitato si vede la cassa di laminazione che è allagata e che è stata progettata proprio per accogliere l’acqua e proteggere la struttura che ospiterà i cani: loro sarebbero stati al sicuro. Per questo pensiamo ad un’azione legale».