ROMA – «Aggiornare quanto prima il “Piano di azione nazionale per la conservazione dei lupi” redatto nel 2005 dall’Ispra, perché senza uno strumento di riferimento aggiornato ed efficace è impossibile conciliare la tutela di una specie protetta e la salvaguardia delle attività produttive legate alla pastorizia». A sostenerlo è l’onorevole Luca Sani, presidente della Comagri della Camera e cofirmatario della risoluzione presentata in Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici dall’onorevole Luigi Dallai.
«L’ibridazione della purezza genetica del lupo, con il proliferare di canidi – aggiunge Sani – richiede l’adeguamento del piano, a partire dalla realizzazione di un censimento dell’attuale presenza in Italia di tale specie animale e degli ibridi. Solo sulla base di un documento basto sull’approccio scientifico, infatti, è possibile pianificare un’efficace e corretta politica di gestione dei problemi e definire, anche sull’esperienza di altri Paesi europei, le linee guida e le azioni prioritarie per salvaguardare la specie del lupo, compatibilmente con la sostenibilità economica, occupazionale e sociale degli allevamenti ovini e caprini insediati sui territori coinvolti, nel rispetto dell’ambiente e dell’equilibrio dell’ecosistema territoriale».