di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Veniamo da esperienze e luoghi diversi, ma se i valori restano, il cemento che ci unisce, le differenze tra noi non devono esistere». Così Andrea Agresti ha presentato a Grosseto il Nuovo CentroDestra. Assieme ad Agresti il presidente del gruppo Ncd in Regione Alberto Magnolfi, Giacomo Cerboni, e i tre presidenti di circolo, Stefano Dragoni, Alessandro Ulmi e Livio Ceccarelli, oltre a tanti altri rappresentanti della vita politica maremmana. «Vogliamo dare risposte ai cittadini, credo ci siano gli spazi per persone per bene che hanno voglia di mettersi al servizio della città – prosegue Agresti – ho fatto una scelta, fdi non aderire a Forza Italia, perché ho bisogno di partecipare, non sono uno che prende ordini, non voglio un partito calato dall’alto. Vorrei un partito in cui ci sia più inclusione e non che si entra solo se sei gradito a qualcuno».
«Questa – gli fa eco Magnolfi – è l’unica novità della politica italiana. Noi non siamo un’agenzia distaccata di un altro partito. Semplicemente il centro destra non può essere rappresentato da un solo partito. Il bipartitismo è una forzatura non accettabile rispetto alla ricchezza del panorama politico italiano. Forza Italia – prosegue Magnolfi – è un partito amico, non sono avversari, la nostra intenzione è comunque di collaborare».
Agresti racconta un po’ la sua storia «Il partito mi ha dato molto, vicesindaco, consigliere regionale. Avevo 14 anni quando entrai nella Giovane Italia. E alla fine del mio mandato non mi ricandiderò è giusto lasciare spazio ai giovani. Qualcuna parlando di noi ci addita come “traditori” ma sono io a sentirmi tradito. Io ero entrato nel Pdl, poi d’improvviso ci è stato detto “rifondo Forza Italia chi ci sta ci sta” non ci hanno dato scelta».
A fine marzo ci sarà un congresso e una costituente dove si approverà lo statuto. Dopo le europee i congressi per creare il nuovo assetto del partito. «Basta ai nominati, seppure bravi – precisa Magnolfi -. per questo non ci piace una legge elettorale senza le preferenze.le primarie potrebbero essere un’alternativa, ma solo se fatte con regole certe, non come quelle del Pd». Magnolfi e Agresti anticipano poi la battaglia che faranno in Regione, assieme a Udc e Fratelli d’Italia e a due consiglieri della Lega che hanno aderito al Nuovo CentroDestra per presentare alcuni emendamenti alla nuova proposta di legge elettorale della maggioranza. «Il premio di maggioranza col doppio turno deve andare a chi ha preso almeno il 45% dei voti e non può superare il 55%. a meno che il vincitore non abbia già preso il 50% dei voti, allora si può giungere sino al 60%».
Quanto poi alle prossime tornate elettorali, «le amministrative – precisa Magnolfi – ci prendono in contropiede perché siamo ancora in fase costituente. Cercheremo di non disperdere le energie e auspichiamo una collaborazione con Forza Italia e gli altri partiti di centro destra per non regalare nulla alle sinistre ma chiediamo rispetto». E a proposito delle elezioni comunali, Agresti, riferito a Follonica e alla scelta di fare una super civica che comprende partiti di destra, centro e sinistra afferma «Serve un quadro politico che distingua bene destra da sinistra. Bene alleanze con gli altri partiti di centro destra ma no ad una confusione con quelli di sinistra».