di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Debutto in panchina con vittoria, è quello che cerca Leonardo Acori, alla prima con i biancorossi che, allo Zecchini, ospitano il Gubbio. Pochi giorni di lavoro a disposizione ma la volontà di partire bene e la consapevolezza che vincere, soprattutto quando hai un presidente come Camilli, vale molto, se non tutto. «Mi piace far giocar bene le mie squadre – aggiunge -, un esempio è stato il Rimini, ma lì sono stato sei anni, qua solo sei giorni». La priorità è agganciare questi benedetti play-off di un campionato strano, che più strano non si può: partenza con 17 squadre iscritte, zero retrocessioni, una società cancellata dal calcio professionistico. Se ne sono viste di tutti i colori e in Maremma sono passati, per ora, anche quattro allenatori differenti. Acori guarda alle 12 restanti partite, ma sa che per restare in sella ad un Grifone imbizzarrito servono i tre punti per avvicinare sensibilmente la zona spareggi.
«Il Gubbio è una diretta rivale per i play-off anche se sta sotto di noi in classifica – spiega Acori che conosce bene l’avversario -. Hanno un’arma importante nelle ripartenze, soprattutto con Falzerano e Caccavallo. Dovremmo stare attenti, ma soprattutto dimostrare organizzazione ed equilibrio». L’ultimo giorno di mercato non ha stravolto la compagine biancorossa che ha rinunciato al difensore centrale Tedeschi, passato all’Albinoleffe. «Dispiace sempre quando un giocatore va via, ma la squadra è ugualmente molto forte. Se mi aspettavo qualche movimento dell’ultimo minuto? Direi di no, va bene così, alleno chi ho a disposizione».
Sul piano della formazione il tecnico Acori partirà con il 4-2-3-1 e qualche ballottaggio da risolvere. Il primo è tra i pali con il dilemma tra Lanni e Maurantonio, il secondo in mezzo al campo con la scelta tra Obodo e Ricci, il terzo sulla corsia offensiva di destra dove Onescu appare favorito su Esposito. Per il resto, in attacco, Ferretti agirà alle spalle di Marotta, mentre in difesa, sulla sinistra, Gotti rimpiazzerà lo squalificato Legittimo, assente insieme all’infortunato Mancini.