SCARLINO – «Come stiamo vedendo in tutti i media, l’intera area del Casone e la zona industriale La Botte di Scarlino sono allagate e irraggiungibile dai mezzi privati. In particolare risulta critica l’area, già classificata ad elevato rischio idrologico, nei pressi del sottopassaggio della ferrovia tra la zona industriale di Scarlino e la vecchia Aurelia. Proprio in quell’area sorge il nuovo canile comprensoriale, fortunatamente ancora vuoto». Ad intervenire è il comitato Parco Canile che si oppone al trasferimento dei cani nel nuovo canile di Scarlino.
«Le fotografie che abbiamo scattato ieri stamattina, forse non rendono appieno la pericolosità del sito dove è posto il canile – affermano dal Parco Canile -, ma basta cercare di avvicinarsi al luogo per comprendere il rischio che possono correre i cani rinchiusi nelle gabbie ed il personale che vi opera. La zona nord del canile tra il reticolato perimetrale, la cava di contenimento e la ferrovia è tutt’ora completamente allagata ed irraggiungibile. Altre 24 ore di pioggia e l’intera struttura sarebbe finita sott’acqua. Il tutto senza un piano di evacuazione per personale e cani. Il tutto senza un piano per portare soccorso e assistenza in caso di calamità».
«Come abbiamo sempre denunciato quello è un luogo pericoloso per animali e persone, invivibile per tutti. Eppure i nostri amministratori vorrebbero anche mandarci le scolaresche per i progetti di educazione ambientale e rispetto degli animali, per la corretta convivenza tra animali e uomo – concludono -. Ipocriti o sconsiderati?»