di Barbara Farnetani
GROSSETO – Si chiama In-segnal-etica ed è il nuovo progetto scuola Bicinsieme voluto dall’associazione Fiab Grossetociclabile e che ha trovato l’appoggio di Prefettura, Questura, Provveditorato, Regione, Provincia e Comune. «Il progetto di educazione tra i ragazzi – afferma Angelo Fedi di Grosseto ciclabile – nasce con Bimbinbici, ideato da Fabio Masotti, e che si svolge la seconda domenica di maggio, per insegnare ai bambini a muoversi in sicurezza. Quest’anno abbiamo messo assieme tutti questi tasselli ed è nato questo progetto per integrare la giornata di festa con un percorso formativo. Quando siano in strada dobbiamo rispettare le regole non solo in bici, ma anche a piedi e in auto. Ad agosto ci sono stati due incidenti mortali, dal 2009 al 2013 7 infortuni mortali».
«Bimbimbici – precisa Masotti della Fiab – è più che una pedalata, vogliamo promuovere percorsi sicuri casa-scuole. Le nostre città sono ostili ai bambini, perché sono a misura di adulti motorizzati. Le città devono cambiare pelle. Bisogna restituire alla città strade per tutti, serve rispetto reciproco, perché non ci siano cittadini di serie A e di serie B. l’invito alle amministrazioni è ad avere il coraggio a ridisegnare una città a misura dei bambini dei più deboli».
Il questore Michele Laratta ha parlato della necessità di una maggiore attenzione da dedicare ai più giovani, che a volte «si mettono inconsapevolmente nei guai» e poi ricorda di come, al suo arrivo, al riguardo iniziò proprio una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. Il viceprefetto Luigi Manzo ha invece parlato delle regole che sono «fondamentali. Se si rispettano le regole non ci saranno vittime innocenti».
«Grosseto è una delle tre province che ha aderito al protocollo stipulato dalla Regione – ricorda l’assessore regionale Salvatore Allocca – questo progetto può benissimo agganciarsi a quel protocollo». «Le nostre città – ha ammesso l’assessore del comune di Grosseto Luca Ceccarelli – sono pensate per una centralità dell’automobile, è un approccio vecchio e superato, una pesante sconfitta della società che è stata in grado di garantire la sicurezza e la cultura del rispetto delle regole». «Ci auguriamo – ha detto il presidente del consiglio provinciale Sergio Martini – che parta un percorso per tutelare tutti coloro che utilizzano la strada». Cecilia Liuti dell’ufficio scolastico provinciale ha ricordato coem già da diversi anni ci sia un impegno per cercare di cambiare gli stili di vita «L’intento è quello di partire da una certa fascia d’età per creare futuri cittadini più consapevioli». «Da poche settimane sono iniziati gli incontri con le scuole e già la prossima settimana il progetto partirà in via Monte Bianco» ha sottolineato Margherita Procopio della Questura di Grosseto.
Il progetto è dedicato alla memoria di Pietro Magagnini, morto ad agosto scorso, all’età di 46 anni, travolto da un carro attrezzi mentre pedalava in sella alla sua bicicletta. «Questo è un progetto che vuole creare cittadini più consapevoli far conoscere le regole e far capire perché vanno rispettate. Mio figlio era un uomo delle istituzioni, che rispettava le regole – ha detto il padre Angelo molto commosso – se anche chi lo ha investito avesse rispettato le regole mio figlio sarebbe ancora qui».