SIENA – A partire dal 1 gennaio 2014 si è avviata la gestione unitaria dei rifiuti in tutti i territori delle province di Siena, Arezzo e Grosseto. Questo rappresenta il primo e concreto effetto della conclusione della gara per l’individuazione del Gestore Unico che l’ATO TOSCANA SUD, ovvero i 103 comuni che ne fanno parte, hanno intrapreso, a partire dal 2009.
Con l’avvio della gestione unitaria si è costituita una univocità di programmazione, gestione, regolazione e controllo estesa a circa 850 mila abitanti per un territorio pari a più della metà della Regione Toscana e che verrà estesa, a partire dal gennaio 2015, anche ad ulteriori 60 mila abitanti dei Comuni di Castagneto Carducci, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Piombino, Sassetta e Suvereto entrati a far parte anch’essi nel corso del 2013.
«Questo scenario, che rappresenta una singolarità a livello nazionale – affermano da Ato -, può e deve rappresentare una opportunità di gestione industriale trasparente e sostenibile in un settore così delicato e strategico come quello della gestione dei rifiuti che per troppi anni, anche e soprattutto nella regione toscana, ha sofferto i mali della esasperata frammentazione decisionale e gestionale. L’avvio del Gestore Unico, individuato dall’ATO TOSCANA SUD in SEI TOSCANA, costituisce l’avvio di un percorso di lavoro verso quegli obiettivi virtuosi richiesti dal quadro normativo europeo, nazionale e regionale di cui l’unicità della gestione ne rappresenta il presupposto».
«Una grande parte del lavoro da sviluppare dall’autorità, con il ruolo importante e sostanziale del gestore SEI TOSCANA – prosegue la nota -, deve essere rivolto al potenziamento alla razionalizzazione ed efficientamento delle raccolte differenziate con il raggiungimento non tanto e non solo di obiettivi di differenziazione sui quali i territori dell’ATO TOSCANA SUD sono ad oggi in ritardo rispetto agli obiettivi posti ma quanto per incrementare concretamente le politiche di rimessa in circolo delle materie».
«All’interno di questo complesso quadro un ruolo fondamentale spetta alla capacità dell’autorità, ma anche soprattutto del Gestore Unico, di poter intercettare e stimolare le migliori pratiche e le migliori opportunità che il mercato saprà offrire rispetto alla valorizzazione, anche economica, dei materiali da rimettere in circolo in forme di riciclo e riuso – afferma l’Ato -. Questo obiettivo rappresenta indubbiamente, attraverso i risultati di ricavo economico per la gestione sul mercato di materie riciclate, una poderosa spinta per quegli importanti investimenti necessari per far crescere la quantità ma soprattutto la qualità delle nostre raccolte differenziate».
«Sotto il profilo dei lavoratori il processo avviato deve costituire, secondo quanto previsto dall’ATO TOSCANA SUD già a base di gara, il presupposto della unicità gestionale senza il quale parte importante della strategia alla base del processo avviato dai comuni sarebbe di fatto vanificato. Quindi è fondamentale che i “numeri” del disposto di gara siano rispettati sia sotto il profilo formale che su quello sostanziale. I Comuni, con i loro sindaci – conclude Ato -, sono sicuramente gli attori principali del buon funzionamento del Servizio Associato ed è proprio su questa questione che la politica amministrativa dell’Area Vasta si dovrà confrontare».