di Daniele Reali
GROSSETO – Sono 22 gli adempimenti che le imprese artigiane devono rispettare nel campo della sicurezza sul lavoro. Una mole importante che ostacola le imprese anche da un punto di vista economico: corsi di formazione, aggiornamento per dipendenti, adeguamento alle nuove normative. Tutte attività che hanno un costo elevato e che in tempi di crisi aggravano la situazione già critica (nella foto il presidente di Fiada Luciano Tortelli e il vicepresidente Alessandro Gualtieri).
In questo contesto il Fiada (Fondo Integrazione Assistenza Dipendenti Artigianato) ha deciso di mettere a disposizione 100 mila euro per abbattere proprio questi costi. Risorse che sono a disposizione delle 300 imprese iscritte al Fiada in provincia di Grosseto. Da anni il Fiada, che nasce come ente bilaterale e che mette insieme sindacati e associazioni di categoria degli artigiani, è impegnato per garantire, grazie ad un prelievo del 2% sul monte stipendi, l’assistenza ai lavoratori in malattia; una sorta di cassa mutua che interviene automaticamente per le aziende aderenti.
«Ai nostri consueti servizi – ha spiegato il presidente Luciano Tortelli – abbiamo voluto aggiungere questo intervento di finanziamento. In questo momento difficile dell’economia le imprese possono così ottenere un aiuto concreto». Si tratta di una iniziativa pilota, unica in Italia. In pratica le aziende che hanno aderito al Fiada una volta compiuto uno degli adempimenti previsti che riguarda la sicurezza sul lavoro richiede all’ente bilaterale il contributo.
In particolare le linee di intervento sono tre: la sorveglianza sanitaria; i documenti in materia di sicurezza; la formazione sulla sicurezza. A questi tre poi si aggiunge una misura speciale per il sostegno alle donne imprenditrici. I contributi verranno erogati fino ad esaurimento delle disponibilità e quindi dei 100 mila euro. Per accedere a queste misure è necessario che le imprese siano iscritte al Fiada almeno da quattro mesi.