di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Nessuna manifestazione d’interesse rilevante per il bando di cessione della Mabro. La scadenza era fissata per oggi alle 12, ma in realtà nessun acquirente si è fatto avanti in maniera concreta. A tutti gli effetti, almeno una busta sarebbe pervenuta allo studio dell’advisor Riccardo Bonivento, a Padova, ma si tratterebbe dell’interesse per un cespite di azienda e quindi di scarsa rilevanza rispetto alla cessione vera e propria della Mabro. Per domani alle 11, era fissato invece l’appuntamento con l’apertura delle buste che a questo punto, salvo colpi di scena, il commissario giudiziale Giampiero Russotto (nella foto) difficilmente effettuerà. Il bando di cessione dell’azienda o di rami della stessa, in pratica, non sortisce l’effetto sperato e non risolve, come negli intenti del commissario, la situazione lavorativa in fabbrica, pregiudicando anche l’ingresso definitivo alla procedura Prodi-bis.
Di fatto, in questo momento appare troppo complicato rilevare un’azienda ferma con 216 lavoratori impiegati, concetto che evidentemente vale anche per una parte di essa. Adesso le strategie e ciò che accadrà nella giornata di domani sono tutte da delineare, anche perché il bando, in pratica, resta aperto anche a manifestazioni d’interesse successive alla scadenza. Proprio questa apertura lascia qualche flebile speranza che magari ci sia un interesse successivo alla scadenza del bando, anche se le avvisaglie non sono certo incoraggianti.