di Daniele Reali
GAVORRANO – La sentenza del Consiglio di Stato arriverà soltanto la prossima settimana. Si allunga così inevitabilmente l’attesa per conoscere quale futuro ci sarà per Gavorrano, Tricarico e Valenzano, i tre comuni che da martedì scorso (21 gennaio), giorno dell’udienza a Palazzo Spada, stanno aspettando di sapere se dovranno o no tornare alle urne.
Da Roma, anche nella giornata di oggi, non è trapelato niente se non la quasi certezza che ormai i giudici della quinta sezione prenderanno la loro decisione nel corso della prossima settimana. A questo punto ogni previsione sulla data della pubblicazione della sentenza diventa talmente casuale che non conviene avanzare pronostici. I giudici in questo caso non hanno limiti di tempo e possono dunque riservarsi di emettere la sentenza solo quando siano pronti a farlo.
Il caso delle firme autenticate da consiglieri provinciali per le elezioni comunali rimane dunque sospeso così come rimangono sospesi i destini di ben otto comuni. Oltre a Gavorrano, Tricarico e Valenzano, sono coinvolte anche altre cinque amministrazioni: Molfetta in provincia di Bari, la città più in grande con 60 mila abitanti; Maddaoni, Marcianise, San Felice a cancello e Lusciano, tutti in provincia di Caserta. La decisione del Consiglio di Stato avrà effetti anche sulla loro situazione e per questo motivo ha assunto una particolare rilevanza. Un caso “spinoso”, lo avevamo definito noi, anche per le diverse impostazioni che erano arrivate dai tribunali regionali con sentenze totalmente opposte. Anche per questo, forse, la quinta sezione è a lavoro su questo caso da martedì scorso e anche per questo, forse, che la sentenza arriverà solo la prossima settimana. Forse.