GROSSETO – Prosegue la campagna per salvare il circolo Arci Khorakanè. Tra le molte iniziative quella di Giovanni Faragli, volontario e sostenitore del circolo, che ha pensato di invitare tutti i sostenitori a farsi una foto con la scritta “I love Khora”. Il fine è quello di invogliare i grossetani ad iscriversi e a sostenre la campagna contro la chiusura del circolo.
Intanto domani sera, sabato 25, a partire dalle ore 22:30, tornano gli appuntamenti live di Spazio 72 organizzati in collaborazione con Underground Zone. Arriva il primo evento reggae del 2014 con il ritmo scatenato dei “Muiravale freetown” – New roots dub reggae nyabinghi
Il progetto Muiravale freetown nasce nei primi mesi del 2009 a Terracina, dedicato ad una delle figure più importanti e profonde della loro città di origine: Alfredo Fiorini, medico missionario la cui vita è stata troncata a Muiravale (località del Mozambico) dai guerriglieri, che lo assalirono e lo uccisero a colpi di mitra nel 1992.
Anni dopo, per onorare la sua memoria e per diffondere il suo messaggio di altruismo, tolleranza e fratellanza, suo nipote scrive la canzone “Hermano Alfredo” e prova a mettere su un gruppo per eseguirla.
Da quell’evento quasi casuale, nascono i Muiravale freetown: col passare del tempo, nuovi membri si aggiungono alla formazione determinando una crescita non solo dal punto di vista numerico, ma anche e soprattutto musicale. Nonostante la loro ancor breve vita nel 2010 hanno già un Ep all’attivo ed hanno partecipato come “Opening Act” a concerti di AFRICA UNITE, MELLOW MOOD, B.R.STYLERS, MEG (99 POSSE), TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, 24 GRANA, GIARDINI DI MIRò, GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO ed altri ancora.
Il 18 Novembre 2013 direttamente dall’ Alambic Conspiracy Studio esce l’omonimo “Muiravale Freetown”, vero disco d’esordio della band pontina che si inserisce nel vasto e valido panorama Reggae italiano.
L’album, contenente dieci tracce originali e due dub version firmate Paolo Baldini (AFRICA UNITE, DUB SYNC, BR STYLERS), si contraddistingue per una notevole varietà sia a livello tematico che sonoro. Le tinte fosche di brani come “No fallah dem” o “Sinthing nah go a well”, incentrati sulla denuncia sociale e la critica alla classe politica moderna, si affiancano con naturalezza alle atmosfere più frivole di brani come “Neva too late”, inno all’ottimismo che ammicca alla musica Mariachi, o “Love potion”, Rocksteady che racconta di una notte d’amore. La rabbia ed il sarcasmo di “Money maker” o “Gangsta fake”, dedicate rispettivamente ad arrampicatori sociali senza scrupoli e pseudo-artisti senza idee, cedono il passo al sereno spiritualismo di “Trinity”, ispirata alla storia del medico missionario Alfredo Fiorini.
Sonorità REGGAE, ROOTS, ROCKSTEADY e NYABINGHI, si fondono con contaminazioni Hip-Hop, R’n’b, Soul, Patchanka ed Hard Rock dando vita ad un prodotto molto eterogeneo ma in grado di mantenere comunque una forte coerenza interna ed una identità ben definita.
Il risultato è un’opera prima di buon livello che mostra tutti i volti di una band che dimostra di avere idee interessanti e soprattutto dei margini di crescita considerevoli.
Formazione:
►Emanuele Mattei “Shakmanaly” (Voce)
►Daniele “Mike” Del Monte (Chitarra)
►Giovanni “Uncle-Boss” Capozio (Basso)
►Fernando “Nando” Pacitti (Organo e Tastiere)
►Cristian “White Chocolate” Lia (Tromba)
►Enzo “B-Rootz” Barozzi (Trombone)
►Antonio “Frankie” Cicci (Batteria)
►Francesco “Medusa” Principini (Percussioni
L’ingresso al concerto e’ riservato ai soci arci e federati con prima consumazione obbligatoria (euro 5,00)