FIRENZE – «Sali sul treno, scendi dal treno, sali sul pullman, scendi dal pullman, rimonta sul treno… eccola qui, la dura vita del pendolare che quotidianamente viaggia tra Grosseto e Siena. E dura da più di tre mesi, da quando cioè lo scorso ottobre l’alluvione ha provocato una frana. La linea, da allora, non è ancora stata ripristinata». A parlare è Andrea agresti, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra che commenta la situazione sulla linea ferroviaria Grosseto-Siena su cui ieri è stato fatto un sopralluogo.
Dopo la chiusura al traffico dovuta all’alluvione dello scorso 21 ottobre, la ferrovia Siena-Grosseto è ancora interrotta nella tratta Buonconvento-Montepescali. I lavori per il ripristino non sono ancora cominciati e c’è il rischio che la ferrovia non venga ripristinata. Occorrono infatti circa 3 milioni di euro per il ripristino, attività straordinaria per la quale Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha informato di non avere ad oggi risorse finanziarie disponibili.
«L’opera di ripristino non è proprio ancora stata finanziata». Precisa Agresti,che si è reso promotore insieme ai suoi colleghi di gruppo Alberto Magnolfi, Marco Taradash e Roberto Benedetti di un’interrogazione. «È una presa di giro, così come lo è il fatto che, anche prima e a prescindere dalla frana, il collegamento tra due capoluoghi di provincia non abbia mai costituito una priorità per il governo regionale. E’ il solito atteggiamento fiorentinocentrico che penalizza i cittadini sotto vari aspetti in aree a torto considerate periferiche all’interno del sistema-Toscana. Come mai l’unica linea ferroviaria che collega le provincie di Grosseto e Siena non rientra nelle priorità di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture toscane».