FOLLONICA – «Dalla stampa si apprende che si va formando una larga coalizione che dal centro sfocia nell’estrema destra. Certo sarebbe un errore pensare che per aver avuto una delusione legata un po’ alla crisi economica e un po’ ad un’Amministrazione non sempre all’altezza, un elettore cambi il voto al partito rinnegando in questo modo tutte le proprie convinzioni storico-culturali». A parlare è, per Laboratorio Democratico Grosseto, Riccardo D’Ambra.
«Oggi il pericolo più grande si chiama populismo e antieuropeismo che ci allontana sempre più da valori che vanno difesi – prosegue D’Ambra -. In sintesi noi di LabDem, diciamo che qualunque delusione insorta per decisioni amministrative locali non condivise, non merita la rinuncia ai principi che ispirano la nostra vita di tutti i giorni. Inoltre occorre ricordare che il PD sta attraversando un momento di rilancio e di profondo rinnovamento a livello nazionale attraverso la figura carismatica del nuovo segretario Matteo Renzi. Questo processo epocale va sostenuto e la soluzione non sta nel cambiare partito, bensì nel cambiare il partito, ovvero incidere nel rinnovamento attraverso uno strumento democratico che non ha eguali in altri partiti e movimenti: le primarie aperte. Questo strumento dà la possibilità all’elettore di cambiare pur restando fedele ai propri principi».
«Sta quindi ai cittadini partecipare e indicare a quale persona vorrebbe dare il governo della città. Da tenere presente che alle primarie possono partecipare anche i normali cittadini quando queste vengono svolte, come dovrebbe avvenire a Follonica, in forma di coalizione. In questa ottica Laboratorio Democratico deciderà se presentare un proprio candidato – conclude D’Ambra – oppure supportarne un altro che si impegni comunque a portare avanti le nostre proposte per il rilancio della città».