ROMA – La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato una risoluzione unitaria che impegna il Governo a definire le modalità di azione affinché possa essere debellato l’insetto parassita “cinipide del castagno”, colpevole di aver pregiudicato la produzione amiatina ed in genere italiana di castagne, ed inoltre a provvedere affinché sia intensificata, al fine di contrastare le contraffazioni e le frodi, l’attività di controllo dell’origine delle castagne immesse in commercio, a causa della imponente presenza nel mercato europeo e italiano di prodotti cinesi e coreani, in molti casi venduti per europei.
L’onorevole Monica Faenzi, capogruppo di Forza Italia in Commissione, che aveva già presentato una sua risoluzione, confluita nel testo unitario approvato, è soddisfatta: «Le imprese castanicole dell’Amiata e della Toscana si trovano a fronteggiare, sin qui da sole, due problematiche: la concorrenza di prodotti stranieri di qualità inferiore, che necessita di iniziative di sostegno, e la presenza distruttiva del parassita cinipide del castagno, che ha causato una distruzione quasi totale della produzione, e che può e deve essere sconfitto con l’utilizzo di tecniche ecosostenibili, perché salvare i castagni vuol dire salvare la nostra montagna nel suo complesso ecosistema, e la sua economia. La risoluzione – conclude l’onorevole Faenzi – è il primo importante passo per rilanciare un settore così importante per l’economia della nostra montagna, e delle zone collinari e montane italiane in genere».